venerdì,Aprile 26 2024

Politiche 2022, FdI straccia la concorrenza ed è primo partito a Reggio città

Prepotente affermazione dei meloniani che guadagnano qualcosa come 15 punti percentuali. Al secondo posto il Movimento 5 stelle. Il Pd si tiene la terza posizione mentre FI scivola in quarta. Scompare il centro

Politiche 2022, FdI straccia la concorrenza ed è primo partito a Reggio città

Alla fine, come nelle previsioni del resto, alla Camera l’hanno spuntata gli azzurri Francesco Cannizzaro e Giovanni Arruzzolo all’uninominale, e al Senato Nicola Irto per il Partito democratico e Tilde Minasi per la Lega. Reggio e la sua provincia, potranno quindi contare 4 rappresentanti in Parlamento e la sorte vuole che siano tutti pezzi da novanta dei rispettivi partiti che sono antagonisti tra loro.

Ma il voto nel Reggino restituisce anche una nuova geografia dei partiti a Reggio città. La cui entità, al di là del confronto con le elezioni politiche precedenti del 2018, si può apprezzare se considera il dato dell’ultima tornata elettorale in grado di richiamare l’intero corpo elettorale provinciale e cittadino. Perché se fino alle regionali di appena un anno fa lo scettro di primo partito era saldamente nelle mani del Partito democratico che vantava il 21%, seguita da Forza Italia, che invece primeggiava nel territorio della città metropolitana precedendo proprio i dem, in questa tornata entrambi i partiti sono scalzati dalla prepotente affermazione di Fratelli d’Italia e dal rientro sul podio del Movimento 5 stelle.

Senato a Reggio città, FdI sugli scudi

I dati incrociati relativi ai collegi di Camera e Senato a Reggio città consegnano, come detto, una nuova gerarchia che fa segnare un arretramento netto di Forza Italia che scivola in quarta posizione preceduta dal Partito democratico. Il raffronto coi dati delle precedenti politiche deve però tenere conto anche della diversa dimensione e strutturazione dei collegi.

Se si guarda il collegio del Senato che si è aggiudicato Tilde Minasi, il primo partito in città risulta essere Fratelli d’Italia con il 23,12% e oltre 15 mila voti. Un risultato stratosferico se si pensa che alle politiche del 2018 i meloniani erano al 6,3% su base provinciale e al 7,8 a Reggio città. Al secondo posto ritroviamo il redivivo Movimento 5 stelle che schierava l’uscente Giuseppe Auddino capace di raccogliere il 21,56% delle preferenze per i pentastellati che nel 2018, l’anno del primo exploit calabrese, si erano attestati al 35,4% nella provincia e addirittura al 38,6% in città. Un arretramento nei numeri che però, alla luce delle vicende che hanno animato la vigilia di questa tornata elettorale, si può inghiottire senza neanche recriminare, visto lo straordinario recupero soprattutto al sud di Giuseppe Conte. Sul podio basso di Reggio città si piazza invece il Partito democratico con il 19,22% delle preferenze.

I dem rispetto al 2018 mettono 5 punti percentuali in più essendosi allora attestati tanto in provincia quanto in città attorno al 14,5%. La quarta piazza spetta invece a Forza Italia che si ferma al 15,34% a Reggio città, dove nel 2018 vantava il 19,06%, che cresceva fino al 24,54 se si considerava il territorio metropolitano.

Discorso a parte per la Lega che con Tilde Minasi vince il collegio ma è data in caduta libera dai numeri che la inchiodano ad uno striminzito 5,63%. Le rilevazioni del Senato del 2018 infatti lo davano all’8,07 a Reggio città e al 7,27% in tutta la provincia reggina.

Camera, Forza Italia dietro al Partito democratico

I dati della Camera non si discostano molto da quelli del senato. Il centrodestra, e in particolare Forza Italia, in questo caso vince i due collegi che comprendono la provincia reggina. Cannizzaro si afferma nel collegio 05 di Reggio e Giovanni Arruzzolo nel collegio 04 che dalla Piana di Gioia Tauro sconfina fino ai territori vibonesi. Per comodità analizzeremo il solo dato di Reggio città che come per il senato vede sugli scudi Fratelli d’Italia con il 22,29% (nel 2018 i meloniani erano al 5,66% in provincia e al 6,08 in città). Secondo partito in città, anche in questo caso è il Movimento 5 stelle che si presentava ai nastri di partenza dell’uninominale con Fabio Foti, medico prestato alla politica con grandi doti di aggregatore e già candidato per la guida di Palazzo San Giorgio.

I pentastellati si attestano alla Camera al 21,59% (nel 2018 raccolsero il 36,5% in provincia e il 39 a Reggio città). Al terzo gradino del podio si conferma il Partito democratico con il 18,2% delle preferenze (nel 2015 era al 15% in provincia e a 13,5 a Reggio città) e la candidatura di Mimmetto Battaglia che ottiene all’uninominale il 22,67% dei voti. Solo quarta Forza Italia, il partito che esprimeva anche i candidati vincenti all’uninominale, che si ferma al 17%. Nel 2018 gli azzurri viaggiavano in provincia al 19,8% e a Reggio città al 19.

Se analizziamo il dato della Lega a Reggio città, sono solo grattacapi per Metteo Salvini e i referenti locali del carroccio che fa segnare un preoccupante 3,89% (nel 2018 aveva il 6,3 su base provinciale e il 6,6 in città) che denota lo stato di sofferenza in cui versa la Lega calabrese e reggina in particolare.

Gli altri

Tra le altre partite a Reggio c’era quella importante di Giovanni Latella chiamato a rappresentare per una strana combinazione del destino la città, se si tiene conto che la candidatura del delegato comunale allo sport ed all’impiantistica sportiva è frutto dell’alleanza tra Italia viva che con Paolo Brunetti guida il comune, e Azione di Carlo Calenda, che con Carmelo Versace governa la Città Metropolitana. I due facenti funzione danno la rappresentazione plastica della crisi politica della città, orfana del sindaco dem eletto, e sospeso, Giuseppe Falcomatà. Latella prende il 4,72% che tutto sommato non può deluderlo, mentre la lista va oltre il 4% sia al Senato che alla Camera in città.

Ma della partita che in molti avevano ristretto ai “fantastici 4” dei maggiori partiti, ha fatto parte anche Antonio Guerrieri (1,5%) in rappresentanza di Unione popolare, la creatura di Luigi de Magistris piazzatosi capolista nel collegio plurinominale per la Camera. Oltre al leader, nel listino c’era anche il sindaco di Cinquefrondi Michele Conia che di deMa è anche coordinatore nazionale. Dunque l’aspettativa era in un certo senso alta, visto il 16,7% che de Magistris era riuscito a raccogliere alle regionali di un anno fa. Insomma un banco di prova che le urne hanno restituito con chiari messaggi: Unione popolare a Cinquefrondi prende il 51,02 che pare essere anche il migliore risultato registrato da Up in un comune in tutta Italia.

La formazione di de Magistris poi, nel collegio 04 della Piana e Vibo, raccoglie il 4,26% che potrebbe rappresentare il migliore risultato in un collegio in tutta Italia.
Se poi si vuole parlare di Centro, non si può che sottolineare la pessima performance di Noi Moderati che all’interno della coalizione di centrodestra, a Reggio città, al Senato si ferma allo 0,67%, migliorandosi alla Camera con l’1,7%.

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