venerdì,Aprile 26 2024

Reggio, centrodestra scatenato: «Romeo pedina di Falcomatà contro il Terzo polo»

I consiglieri di opposizione convinti che dietro le ultime vicende vissute in Commissione politiche sociali ci sia l’ombra del sindaco sospeso

Reggio, centrodestra scatenato: «Romeo pedina di Falcomatà contro il Terzo polo»

«Carmelo Romeo usato dal sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà, come palla da cannone, per distruggere in un sol colpo il concorrente terzo polo, reo di lesa maestà e tentata autonomia, durante l’ultima seduta di Consiglio Comunale. Purtroppo, la violenta caduta dell’arma da fuoco ricade, come sempre, sulle spalle degli ignari cittadini reggini che non chiedono altro che di avere garantiti i servizi minimi essenziali».

Così in una nota i consiglieri del centrodestra a Palazzo San Giorgio – Mario Cardia, Antonio Caridi, Giuseppe Debiasi, Antonino Maiolino, Demetrio Marino, Federico Milia, Nino Minicuci, Massimo Ripepi, Guido Rulli e Roberto Vizzari – secondo i quali, «sull’altare della carriera del sindaco sospeso si è dovuto immolare il mite Carmelo Romeo, neo consigliere comunale, che di Falcomatà è diventato il fedele accompagnatore».

Per l’opposizione quello che è avvenuto «è gravissimo»: «Come da prassi, l’armata Brancaleone ha colpito ancora riuscendo a votare “no” alla mozione sulla “Realizzazione dello sportello priorità per i soggetti fragili e diversamente abili” presentata in Commissione Servizi Sociali (presieduta dallo stesso Romeo) e “si” alla stessa in seno al Consiglio Comunale».

L’indice è quindi puntato sul sindaco facente funzioni Paolo Brunetti che per il centrodestra ha guidato la fronda del “si” alla realizzazione dello sportello: «In un sol colpo, con il suo intervento in aula, ha smentito le dichiarazioni del Presidente Romeo e dell’Assessore al ramo Francesco Gangemi».

«E’ da qui che è ascesa l’ira funesta del sospeso sindaco Falcomatà che – ne sono convinti i consiglieri di opposizione – anche se non si può dire, ha deciso di far partire la probabile lunga e terribile ritorsione che vedrà la frattura della maggioranza allargarsi sempre di più».

D’altra parte secondo gli esponenti di centrodestra sarebbe in atto una sorta di «guerra senza frontiere» che deve immediatamente «annientare i due malcapitati sindaci facenti funzioni», i quali purtroppo fanno parte del Terzo polo concorrente acerrimo del nuovo PD ortodosso targato Stefano Bonaccini.

«Il teatro dell’assurdo si concretizza nelle dimissioni post Consiglio dell’agnello sacrificale Carmelo Romeo che, probabilmente guidato da Falcomatà, diventa una potente palla di cannone indirizzata al disubbidiente Paolo Brunetti, reo di aver cambiato in aula la linea dettata dall’accompagnatore Presidente di Commissione».

L’ultimo atto, però, è andato in scena stamattina con la richiesta da parte del capogruppo di Italia Viva Giovanni Latella che, «in nome e per conto del Terzo polo, inginocchiato e pentito dell’improvvisa disubbidienza del collega di partito Paolo Brunetti, ha proposto ai membri della Commissione la rielezione di Carmelo Romeo. Le fondamenta della buona politica sono crollate allorquando i consiglieri di maggioranza, hanno accettato la richiesta di perdono, fatta senza rigurgiti di dignità e di amor proprio, da parte del soldato Giovanni Latella».

Alla luce di questi ultimi ed insindacabili fatti, la rappresentanza della minoranza di centro destra, ha deciso di uscire dall’aula al momento della votazione. «Ci dispiace dover constatare che Romeo uno tra i migliori dei peggiori, alla fine – conclude la nota – si sia dimostrato esattamente non credibile alla pari di chi sta costringendo a vivere nell’assoluto degrado i cittadini della nostra Reggio».

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