Erosione costiera a Villa San Giovanni, al via i lavori di ripascimento della spiaggia di Cannitello
Il sindaco: «Abbiamo affrontato questa emergenza come prioritaria per la città, con grande serietà soprattutto nella condivisione della scelta progettuale»
«Finalmente si parte con il cantiere del ripascimento della spiaggia di Cannitello: 400mila euro di intervento che saranno usati per tamponare una situazione di grave emergenza che l’abitato vive da anni, tanto che alcune abitazioni sono state oggetto di ordinanza di parziale inagibilità nel 2022 da parte del commissario prefettizio dott. Oteri». Ad annunciarlo è il sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti.
«Dopo la firma della convenzione con la regione Calabria, da ottobre è stata davvero una corsa contro il tempo per mettere a frutto il finanziamento regionale e per dare serenità alla comunità rispetto all’emergenza erosione.
Il 5 dicembre 2022 l’amministrazione ha approvato il progetto esecutivo, poi la gara ad evidenza pubblica per la realizzazione degli “Interventi di ripristino e ricarica di opere idraulico-marittime esistenti”, di cui il comune villese è l’ente committente e la cui copertura finanziaria, per un ammontare di 400 mila euro appunto, si inquadra nel Fondo regionale di sviluppo e coesione 2014-2020 e 2021-2027.
L’intervento in atto è quello sul torrente Zagarella e in particolare mira a mettere in sicurezza le abitazioni ubicate a sud dello stesso, calibrato (come abbiamo avuto modo di dire in questi mesi) sulla base dell’apporto di tecnici, ingegneri, professori universitari, preliminare al successivo progetto di protezione dell’intera fascia costiera di Villa, cui già si sta lavorando. Perché si va verso un ripascimento annuale e programmato e non più di urgenza, a garantire una costa “libera” e non barriere insopportabili da Porticello a Pezzo.
Abbiamo affrontato questa emergenza come prioritaria per la città, con grande serietà soprattutto nella condivisione della scelta progettuale di non utilizzare altri massi perché i fatti degli ultimi anni hanno dimostrato che ‘moltiplicano’ l’effetto erosivo. Basta a progetti e interventi condotti in modo inadeguato, come negli anni passati. A fare la sua parte in negativo anche il mancato apporto di materiale naturale dai torrenti: per intervenire abbiamo scelto, infatti, di effettuare un ripascimento naturale benché indotto dallo Zagarella e, al contempo, utilizzare la terra dei nostri torrenti mettendo per quanto possibile a riparo il territorio dal rischio, incombente, del dissesto idrogeologico.
Come chiarito dall’ing. Paolo Nuvolone, che ha redatto il progetto esecutivo, questo intervento di 400mila € comprende “il riempimento dell’ultimo tratto dello Zagarella e l’apporto di materiale di cava a mare davanti la villa ex Capua e lungo il tratto che segue a sud per circa 200 metri. Alla fine dei lavori di ripascimento verrà realizzato un sistema di raccolta di acque sullo Zagarella (lato via Vittorio Emanuele) con scarico a mare, al fine di evitare che il tratto finale venga dilavato come adesso ad ogni pioggia. Verrà inoltre posizionata una recinzione affinché non possa essere usato il torrente come parcheggio o discarica e resti libero per i successivi interventi”. Questo è un primo piccolo passo e torneremo a Città Metropolitana a rappresentare l’effetto della scelta fatta. La macchina amministrativa si è messa in moto e ne siamo particolarmente felici».