domenica,Aprile 28 2024

Gazebo a Reggio: Brunetti convoca il tavolo, ma Versace si mette di traverso

Il sindaco ff di Metrocity non fa nulla per nascondere la fine dell'idillio con il collega dirimpettaio. E intanto il Terzo polo si sgretola

Gazebo a Reggio: Brunetti convoca il tavolo, ma Versace si mette di traverso

I gazebo a Reggio tornano a costituire un grave punto di frizione tra la politica cittadina di centrosinistra. Più di 48 ore fa, il sindaco facente funzioni del Comune di Reggio, Paolo Brunetti, ha convocato un tavolo avente a oggetto “Occupazione suolo pubblico con gazebo e dehors”.

Alla riunione, fissata lunedì 17 aprile alle 8.30 è stata invitata, come avevamo anticipato, Michelangela Vescio, capo area patrimonio architettonico della Soprintendenza ai beni culturali, insieme alle associazioni di categoria, all’assessore alla Attività produttive del Comune Angela Martino, al consigliere delegato ad Arredo urbano e decoro Massimo Merenda, al presidente della commissione Attività Produttive Carmelo Versace e alla dirigente di settore Loredana Pace.

Il tavolo tecnico

Un incontro necessario per valutare le future scelte poiché, dal primo gennaio 2024, cessate le semplificazioni per l’occupazione di suolo pubblico, consentite (e prolungate di un anno) per l’emergenza covid, per le pratiche tornerà a esprimersi con parere la Soprintendenza.

La seduta della Commissione

Succede però che, nel pomeriggio di ieri, sempre per lunedì 17, ma alle 8, il presidente della commissione Attività produttive, Versace, convochi, sullo stesso argomento (gazebo e dehor) la stessa componente della Soprintendenza. Dunque appena mezz’ora prima dalla convocazione di Brunetti. Un caso, un disguido, un incontro propedeutico? Spiegazioni che difficilmente si conciliano con la realtà confusa che sta vivendo la politica reggina.

Aria di tempesta

La spiegazione potrebbe essere la più semplice. I comportamenti di Versace, che è anche sindaco facente funzione della Città metropolitana di Reggio, ultimamente sembrano andare in senso contrario alla corrente di maggioranza alla quale apparterrebbe fino a prova contraria. Vi abbiamo già raccontato delle frizioni con i colleghi di centrosinistra, degli assist continui nelle pubbliche sedute di consiglio comunale con consiglieri di vedute opposte, così come anche nel corso delle commissioni comunali.

Fissare la seduta di una commissione sullo stesso tema e già convocata al sindaco e nello stesso giorno, addirittura prima, è un chiaro segno di sgarbo politico. Che non è difficile da immaginare perchè già sulla vicenda dei gazebo le idee del sindaco di Metrocity si discostano dalla linea di legalità e decoro che il Comune intende perseguire e Versace non lo nasconde.

Dopo la parentesi della presentazione del libro su Italo Falcomatà, mercoledì pomeriggio, in cui i sindaci di Comune e Metrocity, hanno fissato una tregue immaginaria nel nome del sindaco della Reggio “bella e gentile”, si torna alla normalità. Si torna coi piedi per terra a una politica che vede a livello nazionale il terzo polo disgregarsi, fonte di accentuato nervosismo per le ambizioni politiche di Versace col partito di Calenda. Frizioni nazionali che stanno avendo in riva allo Stretto un epilogo grottesco coi sindaci di Metrocity e Comune “separati in casa” a piazza Italia.

Tra l’altro chi segue le commissioni comunali sa bene che non si inizia mai puntuali, tra l’appello e l’ingresso dei convocati, ci sono venti minuti di tempo per fare valutare la presenza dei consiglieri e la validità della seduta. Si arriverebbe ad un orario a cavallo delle convocazione del tavolo che renderebbe impossibile audire la soprintendente appena qualche minuto prima. Un gesto dunque quello di Versace che sembra mancare di rispetto istituzionale verso un sindaco che comunque ha un ruolo superiore, almeno al Comune, rispetto a un presidente di commissione.

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