mercoledì,Maggio 1 2024

Villa San Giovanni, Musolino: «La sanità in Calabria è una storia di diritti negati»

Il segretario cittadino del Pd indice una conferenza in merito

Villa San Giovanni, Musolino: «La sanità in Calabria è una storia di diritti negati»

«Un Circolo politico ha anche questa funzione: registrare e divulgare lo sfogo di tanti, troppi medici e operatori sanitari che vivono sulla loro pelle – insieme ai pazienti – la dismissione del SSN al Sud, la resa ad una disuguaglianza che – in assenza di veri livelli perequati di assistenza e prestazioni – ha generato cittadini di serie A e cittadini di serie B». E’ quanto dichiara in una nota Enzo Musolino Segretario cittadino Partito Democratico di Villa San Giovanni.

«Non si tratta solo di “denunciare”, non serve in questo momento indicare Ospedali o Strutture specifiche, additare questo o quel dirigente o assessore.
Il problema e’ generale, e’ “Politico” nel senso alto della partecipazione Democratica e della traduzione reale, concreta, della nostra Carta Costituzionale. Quella “Legge Suprema” che stabilisce attraverso il c.d “diritto alla salute” alcune garanzie precise: l’interesse pubblico per gli investimenti in Sanità, le cure gratuite e dignitose per gli indigenti, per i deboli socialmente ed economicamente. Accade questo in Calabria?»

«L’interesse fondamentale della Repubblica alla salute dei cittadini come si concilia con la chiusura di tanti, troppi presidi? Con un singolo Grande Ospedale, ad esempio, che copre un territorio di 500.000 abitanti ?
Come si concilia con la difficoltà dei Poliambulatori territoriali privi di personale?
Come si coordina con i “ticket” e le “esenzioni” che durano da Gennaio a Maggio e, poi, tutto a pagamento, tutto a carico delle famiglie?
Come coniugare, quindi, perequazione e giustizia con l’egoismo di una “autonomia differenziata” che inciderà anche sulla destrutturazione totale dello stesso concetto di Sanità Nazionale?»

«Come si fa a fornire un’assistenza di qualità senza infermieri e OSS, con la simulazione dei “volontari”, nuovi sottoproletari senza tutele?
Queste domande richiederebbero il coraggio di una dirigenza capace di realizzare una inchiesta interna, di evidenziare gli eterni mali incancreniti della nostra offerta di “salute”, di inchiodare il livello istituzionale – regionale e governativo – alle proprie responsabilità.
Si può affrontare, infatti, un tema così delicato: la vita, la malattia, la cura, la guarigione e la morte, con gli strumenti economicistici del risparmio a tutti i costi?»

«I nostri medici, i nostri sanitari, chi vive profondamente la missione delle professioni di cura – a Villa, a Reggio, in tutta la CM – ce lo dicono e ce lo documentano da tanto, troppo tempo e, spesso, incompresi, rischiano pure gli strali di chi interpreta il proprio ruolo di “vertice” come avvocato difensore dello status quo, senza comprendere il significato progressivo e davvero democratico di un “diritto alla salute” identico da Torino a Locri.
E’ molto semplice, infatti, – e non servono le leggi specifiche – passare da un sistema sanitario nazionale “universalistico” ad un sistema assicurativo (per chi potrà pagare!), ad una sanità privatizzata:
basta semplicemente non investire nella Sanità Pubblica.
È questa la volontà non scritta e non detta dei nostri governanti?
Tra tante fattispecie da stigmatizzare, basti solo la seguente situazione “esemplare” che attende, ovviamente, di essere sconfessata, contestata da chi ha il dovere di dare risposte alle tante famiglie che ci sono incappate:
E’ vero o non e’ vero che ai pazienti ricoverati viene chiesto – dall’interno – di dotarsi di “badanti” privati, asserendo di non avere personale per l’assistenza di base?»

«E’ vero o non e’ vero che, spesso, i pazienti si devono portare i farmaci da casa?
Se divulgassimo queste esperienze nel Nord Italia, se rivolgessimo questi quesiti alle istituzioni sanitarie del biellese o del Trentino, non ci prenderebbero per pazzi, per provocatori?
Noi calabresi, invece, purtroppo, non abbiamo il diritto di sorprenderci, possiamo solo abbassare gli occhi lucidi e sperare in una realtà “altra”, nell’ennesima emigrazione cui siamo costretti.
Su tali importanti questioni è fissato un incontro tematico, e relativa conferenza stampa, lunedì 17 luglio p.v., ore 18, presso la Sede del Partito Democratico villese, accanto alla Casa Comunale._L’iniziativa e’ aperta al contributo di tutta la Cittadinanza».

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