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Mobilità sostenibile a Reggio, persi 100 milioni: la Regione definanzia il progetto che c’è e non c’è

Il decreto di revoca giunto a Palazzo San Giorgio dalla Cittadella: «non ha redatto e/o approvato il progetto». Il precedente del 2021 e l’incapacità di dare risposte

Mobilità sostenibile a Reggio, persi 100 milioni: la Regione definanzia il progetto che c’è e non c’è

Una nuova tegola su Palazzo San Giorgio e sulle velleità di costruire un vero Sistema di mobilità sostenibile per la città di Reggio. Con un decreto del dipartimento infrastrutture e lavori pubblici della Cittadella, sottoscritto lunedì dal dirigente Gianfranco Comito e dal Responsabile del procedimento Roberto Luigi Ruffolo, la Regione ha deciso di procedere alla formale revoca del finanziamento stabilito con Delibera di Giunta Regionale n. 3 del 12/01/2018 relativo al “Sistema della Mobilità Sostenibile della Città di Reggio Calabria” di 100 milioni di euro a valere sui fondi PAC 2014/2020.


La più infelice delle conclusioni di una inspiegabile e imbarazzante vicenda, soprattutto per l’amministrazione comunale, che non si esaurisce solo con la revoca del cospicuo finanziamento. Perché, come nella più classica delle situazioni, oltre il danno… c’è anche la beffa. Visto che Palazzo San Giorgio dovrà pure restituire i 5 milioni di euro che la Regione aveva versato nell’ormai lontano 2018 nelle casse del Comune.

Un deja vu

Una vicenda che ha dell’incredibile se si pensa che già in un’occasione – nel maggio del 2021 – si era arrivati ad un soffio dal maxi definanziamento. Ed un ennesimo schiaffo all’amministrazione cittadina che proprio in quella occasione si vide scavalcata, se non sostituita, dalla Regione nella progettazione dell’importante opera. Quella volta a dare la triste notizia del “quasi” definanziamento fu l’allora assessore regionale Domenica Catalfamo che spiegò come dopo oltre tre anni dalla sottoscrizione della convenzione con la Regione, il Comune di Reggio Calabria avesse presentato una «scheda sintetica dai contenuti tecnici radicalmente diversi, proponendo autobus in corsia riservata ed eliminando totalmente alcune parti di tracciato che, tra l’altro, erano quelle la cui realizzazione avrebbe comportato i maggiori impegni economici».

Fu proprio in quel frangente che la Regione «per scongiurare la perdita di un ingente finanziamento del Comune di Reggio Calabria», si mise al lavoro per individuare una soluzione alternativa che fosse ammissibile rispetto ai criteri imposti dalla normativa europea. Soluzione che fu prospettata e condivisa con il Comune di Reggio Calabria appena due settimane dopo – era il 19 maggio 2021 – proponendo il potenziamento dell’offerta dei servizi di trasporto ferroviario passeggeri nell’area metropolitana Villa San Giovanni-Reggio Calabria-Melito Porto Salvo, integrato con i sistemi di trasporto urbani; insieme al potenziamento e alla riqualificazione dei sistemi di trasporto collettivo a scala urbana.
I partiti di maggioranza derubricarono l’accaduto in bagarre politica. Un pretesto insomma, perché, sostennero, «la scelta della Regione Calabria, appare sempre più come una decisione di indirizzo politico più che una conseguenza tecnica di un procedimento amministrativo».

Scaduta la convenzione

Questa volta però la politica sembra non entrarci proprio. Il decreto dirigenziale della Cittadella ripercorre le tappe salienti ricordando che il 6 novembre del 2017 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Regione Calabria e la Città di Reggio Calabria con il quale le parti si sono impegnate a definire il “Sistema Mobilità sostenibile della città di Reggio Calabria”; e quindi a realizzare gli interventi, per come descritti e nei tempi previsti dal cronoprogramma riportato in Allegato 2, in funzione delle tempistiche relative all’effettiva operatività dei finanziamenti disponibili”.
Nello specifico, per l’intervento “SMS Sistema della Mobilità Sostenibile della città di Reggio Calabria” era prevista la conclusione della progettazione esecutiva entro giugno 2019 e la conclusione dei lavori entro dicembre 2021. L’Amministrazione Comunale si impegnò attraverso il protocollo ad attivare le procedure di progettazione necessarie per la realizzazione dell’intervento, e di approvare il progetto di fattibilità tecnico ed economico entro sei mesi dalla stipula del presente atto.
All’articolo 5 di quel protocollo si chiariva che “il mancato rispetto delle tempistiche concordate comporta l’automatica decadenza del finanziamento e l’attivazione delle procedure di recupero delle somme già erogate”.


«La Città di Reggio Calabria – si legge nel decreto – nonostante le numerose interlocuzioni con gli Uffici regionali inerenti la possibilità di rimodulazione dell’intervento, non ha redatto e/o approvato il progetto di che trattasi. I termini fissati sia dal protocollo d’intesa del 06/11/2017 tra la Regione Calabria e Città di Reggio Calabria che dal disciplinare di finanziamento rep. N. 3284 stipulato in data 26/11/2018 sono decorsi».


Insomma è questa la motivazione per cui si ritiene di «dover procedere, alla formale revoca del finanziamento di cui alla Delibera di Giunta Regionale n. 3 del 12/01/2018 relativo al “Sistema della Mobilità Sostenibile della Città di Reggio Calabria” di 100 milioni di euro a valere sui fondi PAC 2014/2020; e di dover procedere all’attivazione delle procedure di recupero delle somme già erogate con Decreto del D.G. 13928 del 28/11/2018 per complessivi 5 milioni di euro».
Ora il Comune avrà i canonici 60 giorni per proporre ricorso al Tribunale amministrativo regionale. All’epoca del primo sventato definanziamento fu una necessaria interlocuzione istituzionale, con il sindaco Giuseppe Falcomatà in prima linea, ad allontanare lo spauracchio. Ma oggi, qualcuno dovrà spiegare come sia stato possibile arrivare ad un finale così inglorioso per l’amministrazione e gli uffici di Palazzo San Giorgio, che continua a dimostrare una certa incapacità a dare risposte alla città che, al momento, vede sfumare un maxi finanziamento di 100 milioni di euro.

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