venerdì,Maggio 3 2024

Polistena, i lavori alla scuola Custodia nuovo motivo di scontro tra Pisano e il sindaco

Il consigliere di minoranza accusa l’Amministrazione di lasciare alunni, docenti e personale in mezzo al caos degli operai mentre Tripodi va giù duro: «Non lasciatevi abbindolare dal primo cretino che passa»

Polistena, i lavori alla scuola Custodia nuovo motivo di scontro tra Pisano e il sindaco

Il capogruppo di “Polistena futura”, Francesco Pisano, continua a gettare benzina sul fuoco, alimentando sempre di più quello che ha i contorni di uno scontro senza fine, tra lui e il sindaco, Michele Tripodi. Questa volta, a finire sotto la lente d’ingrandimento di Pisano, sono i lavori in corso di messa in sicurezza della scuola Custodia.

«La mancata programmazione, l’inesistenza di pianificazione, l’improvvisazione e l’incapacità a gestire situazioni mettendo in primo piano i cittadini è ancora una volta palesata dall’Amministrazione Tripodi nei lavori che si stanno svolgendo alla scuola Custodia – afferma il consigliere di minoranza -. Da qualche tempo, infatti, i bambini, le insegnanti e l’intera comunità scolastica operano in un cantiere con tutto quello che il contesto comporta. Rumori, polvere e disagi stanno ormai accompagnando le giornate dei piccoli alunni ma non solo. Si stanno eseguendo interventi strutturali all’edificio, con l’impiego di mezzi meccanici dentro l’immobile e l’Amministrazione Tripodi sta lasciando bambini, maestre e personale scolastico all’interno».

Pisano rincara la dose, sostenendo che «l’impianto di riscaldamento non è funzionante e le aule si presentano umide e fredde. Un’altra vergogna del sindaco e di chi lo sostiene. Tripodi, non ha perso tempo per dare aule e spendere soldi dei cittadini per ospitare classi dell’Istituto “Rechichi” nel plesso di Trieste, lo stesso sindaco che offriva spazi e aule all’Its Pegasus, lo stesso sindaco che mette a disposizione immobili comunali a suo piacimento, come mai per la scuola Custodia non ha trovato soluzioni? Forse il sindaco Tripodi reputa giusto far tornare a casa i piccoli alunni impolverati e con il mal di testa? È normale svolgere lezioni in una struttura in cui si eseguono lavori strutturali? Ancora una volta si evidenzia l’inadeguatezza di questa Amministrazione comunale che non si è minimamente preoccupata dei disagi che poteva provocare questa situazione».

La risposta del sindaco

A queste nuove accuse, non è tardata ad arrivare la risposta del sindaco Tripodi, il quale, direttamente dai corridoi della scuola, ha registrato un video postato sulla pagina Facebook del Comune, attraverso il quale smentisce quanto detto da Pisano. «Ieri abbiamo avuto una riunione con i genitori e li abbiamo rassicurati su alcune questioni che ci sono state sottoposte – chiosa il primo cittadino -. Per la verità abbiamo avuto un po’ il sentore che ci fosse una strumentalizzazione in alcuni discorsi e non è la prima volta che alcune situazioni che invece dovrebbero attenere alla scuola, alla crescita dei bambini e che quindi non dovrebbero sconfinare in questioni politiche o propagandistiche, vengano utilizzate come al solito, per creare casi che poi non esistono. Se vi ricorderete, qualche tempo fa – continua – siamo stati costretti a ritornare alla scuola Jerace perché c’era una perdita d’acqua nel cortile della scuola, che addirittura qualcuno sosteneva fosse fogna. Abbiamo dimostrato proprio sul posto che si trattava di un allarme ingiustificato, in quanto era una banale perdita che poi è stata riparata nei giorni seguenti».

Tripodi spiega che «da qualche giorno sono iniziati alcuni lavori necessari per assicurare la sicurezza della scuola dal punto di vista statico, sismico e dei servizi, che poi devono avere una continuità e una stabilità nel tempo, perché qui ci vengono dei ragazzi. Ci sono poi, anche degli operatori e degli insegnanti che vi lavorano per diverse ore al giorno, pertanto è necessario che ci siano le minime condizioni di sicurezza Ma noi non le chiamiamo minime, perché a nostro avviso devono essere massime. Allora di che cosa stiamo parlando? – chiede il sindaco -. Stiamo parlando di alcuni lavori necessari per la messa in sicurezza – non di tutta la scuola, perché questa è suddivisa in tre corpi di fabbrica, l’uno a sé stante dall’altro – e dove ci troviamo adesso, dove i ragazzi stanno continuando a fare lezione, com’è giusto, è il corpo di fabbrica più stabile, costruito con tecniche antisismiche, quindi in cemento armato e che non è interessato dai lavori. I lavori, si stanno facendo nella parte retrostante, che al momento è separata da una parete che divide l’area di cantiere dall’area dove i ragazzi stanno continuando a svolgere le attività didattiche».

Nel video, il sindaco racconta che ieri sono stati fatti intervenire anche i vigili del fuoco, «per creare un caso che non esiste, tant’è – afferma – che sono rimasti anche loro un po’ esterrefatti e sbigottiti, rispetto a una questione di lana caprina che non ha nulla a che fare con questi lavori. Si trattava semplicemente di un’infiltrazione in un’aula che è stata prontamente esaminata e sistemata, rimuovendone le cause. Nei prossimi giorni sistemeremo anche il sottotetto e l’intonaco. Un amministrazione pubblica Secondo voi – chiede poi Tripodi – un’amministrazione, può pensare solo minimamente di far continuare le lezioni in luoghi che non sono sicuri e non sono salubri? La garanzia che voglio dare ai genitori è che i loro ragazzi sono al sicuro e voglio pure dire: non fatevi abbindolare dal primo cretino che passa, che solo per il gusto di fare opposizione tenta di procurare allarmi che non sono assolutamente giustificati. Già in passato è successo e speriamo non succeda in futuro. Siamo noi che tuteliamo la sicurezza dei vostri e dei nostri figli – conclude -. Tanti gli investimenti nelle strutture scolastiche. Dopo Belà, Villa Macri, Brogna, Liceo Rechichi e Itis, a breve anche il plesso Salvemini sarà interessato da lavori di messa in sicurezza».

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