Serie B, Reggina deferita per il mancato pagamento dei contributi
Il club ha ricevuto un provvedimento atteso dallo scorso 16 febbraio. Quasi certa la penalizzazione, poi sarà ricorso
La Reggina è stata deferita per il noto mancato versamento dei contributi Inps e delle ritenute Irpef dello scorso 16 febbraio. Come aveva spiegato anche Luca Gallo in conferenza stampa, era solo questione di tempo prima che il procedimento della Procura Federale divenisse ufficiale.
Diventa praticamente certa la penalizzazione di due punti per il club dello Stretto che, ovviamente, potrà presentare ricorso.
Il dispositivo
Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della Co.Vi.So.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare:
- Sig. GALLO LUCA, Amministratore unico e legale rappresentante pro-tempore della società Reggina 1914 S.r.l., all’epoca dei fatti:per rispondere della violazione di cui all’ art. 4, comma 1, del C.G.S. e 33, comma 4, del C.G.S. in relazione a quanto previsto dai Comunicati Ufficiali nn 131/A del 21 dicembre 2021 e 154/A del 31 gennaio 2022:per aver violato i doveri di lealtà probità e correttezza, in ordine al mancato versamento, entro il termine del 16 febbraio 2022, delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati per il periodo marzo-ottobre 2021 e dei contributi INPS riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati per il periodo luglio-ottobre 2021, e comunque per non aver comunicato alla Co.Vi.So.C, entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi INPS sopra indicati. In relazione a poteri e funzioni dello stesso, risultanti dagli atti acquisiti come trasmessi dalla Lega competente e ai periodi di svolgimento degli stessi.
- La Società REGGINA1914 S.r.l.:
per la violazione dell’art. 6, comma 1, del C.G.S.:per rispondere a titolo di responsabilità diretta, per il comportamento posto in essere dal sig. Gallo Luca, Amministratore Unico e legale rappresentante pro-tempore della società Reggina 1914 S.r.l., all’epoca dei fatti:per la violazione dell’art. 33, comma 4, del C.G.S.:per rispondere a titolo di responsabilità propria per aver violato i doveri di lealtà probità e correttezza, in ordine al mancato versamento, entro il termine del 16 febbraio 2022, delle ritenute Irpef riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati per il periodo marzo-ottobre 2021 e dei contributi Inps riguardanti gli emolumenti dovuti ai tesserati per il periodo luglio- ottobre 2021, e comunque per non aver documentato alla Co.Vi.So.C., entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps sopra indicati.
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