Ospedale di Oppido, il Comitato 19 febbraio si difende dalle “voci”: «Non abbiamo colori politici»
Attraverso un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, i cittadini respingono al mittente le accuse ricolte nei loro confronti e invitano nuovamente Occhiuto a recarsi sul posto
«Excusatio non petita accusatio manifesta, ma l’accusa fatta per interposta persona sempre accusa è!». Con queste parole comincia il lungo post che il “Comitato spontaneo 19 febbraio a difesa dell’ospedale Maria Pia di Savoia di Oppido Mamertina” ha pubblicato ieri sulla propria pagina Facebook. Un post attraverso il quale i cittadini che ne fanno parte hanno voluto esprimere tutta la loro amarezza circa le voci che a quanto pare si susseguono da tempo, relative a quelle che sarebbero le reali intenzioni e lo scopo del Comitato.
«Il Comitato spontaneo 19 febbraio – si legge ancora nel post – ha accolto e continuerà ad accogliere tutti coloro che vorranno esprimere solidarietà senza distinzioni di sorta e di opinione politica. Il Comitato è apartitico e apolitico, ma intende interloquire con tutte le forze politiche e le istituzioni, al solo ed esclusivo fine di perseguire gli obiettivi alla base dell’azione a difesa dell’ospedale». Le parole del Comitato lasciano quindi intendere che, secondo i “maligni”, lo scopo non è quello di difendere l’ospedale – che lo stesso presidia da quasi due mesi senza sosta al fine di scongiurarne la chiusura e con l’intento di ottenere che venga riconosciuto presidio sanitario di zona disagiata – ma che abbia finalità politiche, magari in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno.
«Tutti i cittadini possono aderirvi semplicemente recandosi davanti all’ospedale mamertino, elaborando proposte, fornendo spunti – precisa ancora il Comitato nel post -. Il Comitato 19 febbraio composto da diverse anime con sensibilità e idee diverse, è focalizzato solo sulla sua missione: il mantenimento dei servizi esistenti e il miglioramento dell’ospedale Maria Pia di Savoia. Solo su questi criteri – sottolinea – il Comitato misurerà e valuterà i suoi interlocutori. Tutto il resto sono solo chiacchiere di chi, non riuscendo a fare di meglio, preferisce distruggere piuttosto che contribuire alla causa».
Detto questo il Comitato, la cui portavoce è l’ex presidente del Consiglio comunale durante l’Amministrazione Giannetta, Margherita Mazzeo, ha specificato che il post «si è reso necessario al fine di mettere a tacere coloro che inspiegabilmente vorrebbero vederci sconfitti. Il presente vale anche come invito a tutti i politici calabresi di destra, sinistra, centro e qualsiasi altra fazione esistente, a recarsi presso il nosocomio mamertino per difendere insieme a noi un diritto costituzionalmente garantito: il diritto alla salute».
Rivolgendosi infine, al governatore Occhiuto – che già da tempo il Comitato ha invitato a recarsi a Oppido per tastare con mano le difficoltà che ogni giorno i cittadini della fascia preaspromontana della Piana di Gioia Tauro devono affrontare per curarsi – sostiene: «Non siamo prepotenti, ma ci riceva perché c’è chi non vuole bene alla Calabria che sta cercando di distruggerci svilendo il nostro operato e non guardando al benessere della collettività per difendere interessi personali e della stretta cerchia di familiari e amici».
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