sabato,Aprile 27 2024

Ex ospedale di Scilla, struttura da demolire: non più Casa della salute ma di Comunità

Il finanziamento di 8 milioni non basterà ne serviranno 15 ma il nuovo progetto presentato dal commissario dell'Asp non convince: il comitato insorge

Ex ospedale di Scilla, struttura da demolire: non più Casa della salute ma di Comunità

Dopo la decisione dell’Asp di chiudere l’ex ospedale di Scilla poiché ritenuto strutturalmente non sicuro il comitato di cittadini ha continuato a lottare per non vedere svanire la speranza di una rinascita per la gloriosa struttura dello Scillesi d’America.

L’incontro

Il 24 luglio il commissario dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia ha incontrato il comitato. Alla presenza di alcuni funzionari e dei sindaci di Gioia Tauro, Siderno e Roghudi. 

Nel corso dell’incontro il commissario ha illustrato un progetto del tutto inaspettato per il futuro della struttura. Non sarà più un ospedale e svanisce anche l’idea della Casa della Salute già finanziata. Per Scilla è prevista una casa di comunità che sorgerà dopo la demolizione della struttura. Il progetto prevede, dunque, l’abbattimento del vecchio edificio e la ricostruzione che avverrà in 3 anni, entro il 30 giugno del 2026.

Promesse disattese

Ma delle promesse i cittadini e il comitato pro casa della salute di Scilla sono ormai stanchi. E sul bel progetto presentato, pur apprezzandone l’idea, rimangono scettici. Soprattutto, relativamente alle tempistiche che, conoscendo la burocrazia e i tempi di realizzazione delle opere pubbliche, lasciano poco da sperare.

I finanziamenti

E guardano, rimanendo in casa, ai 30 anni che si sono impiegati per la realizzazione dell’ascensore che collega la parte superiore di Scilla alla spiaggia o i 40 anni passati per l’ostello. A preoccupare, inoltre, sono i finanziamenti. Gli oltre 8 milioni di euro stanziati per la struttura di Scilla, secondo il comitato non saranno sufficienti a coprire l’intervento di demolizione e ricostruzione della Casa di Comunità. Il commissario Di Furia ha comunicato che la cifra si aggira intorno a 15 milioni di euro. Fondi che in parte saranno chiesti alla Regione e una parte dal Pnrr. Una soluzione che non convince il comitato che continua a chiedere l’accesso agli atti, fino a oggi ancora non ottenuta.

Il sit-in

Grazie a dei professionisti scillesi sono state depositare delle contro valutazioni che il 24 agosto saranno esposte durante l’ennesimo sit in organizzato per difendere una struttura nata dai sacrifici degli scillesi e che rischia oggi di diventare un progetto che, si teme, possa rimanere solo sulle carte. 

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