venerdì,Aprile 26 2024

Decreto Cura Italia, positivo il giudizio di Confartigianato «Una prima risposta»

Le misure contenute nel decreto governativo per sostenere imprese e professionisti convincono l'organizzazione di categoria che rimane a disposizioni per ogni chiarimento

«Una prima risposta che il Governo ha messo in campo, anche se ancora molto c’è da fare, partendo proprio dalle scadenze di aprile». Questo il giudizio della Confartigianato che rileva come siano presenti nel provvedimento alcune importanti richieste dell’organizzazione, prima fra tutte la sospensione e la proroga di versamenti e adempimenti rinviati, il sostegno alla liquidità delle imprese nonché il sostegno al mantenimento dei livello occupazionali delle piccole imprese e dell’artigianato in particolare con il finanziamento del Fondo di Solidarietà bilaterale dell’artigianato. Misure in mancanza delle quali le difficoltà per le aziende si sarebbero certamente acuite.

Proprio quest’ultimo è stato destinatario di un cospicuo contributo previsto nel decreto Cura Italia per 80 milioni di euro che dovrà essere aumentato (da suddividere con gli altri fondi alternativi) per sostenere i lavoratori delle imprese dell’artigianato che sospendono o riducono l’orario di lavoro per l’emergenza coronavirus.

Confartigianato ricorda che le aziende del settore artigiano possono usufruire di uno specifico fondo da attivare in caso di necessità di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro al quale obbligatoriamente devono aderire per legge dal 2016. Per avere informazione dettagliate le imprese possono scrivere a: [email protected] oppure [email protected]

«Oggi – si legge in una nota di Confartigianato – per sostenere le difficoltà legate all’emergenza coronavirus è stato previsto uno specifico intervento in favore dei dipendenti delle aziende artigiane ai quali è riconosciuto un importo pari all’80% della retribuzione persa dal lavoratore. Le sospensioni FSBA (Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato) richiedono l’accordo sindacale anche se in modalità semplificata on-line, vista l’emergenza. Inoltre, anche le imprese ad oggi non ancora iscritte, possono immediatamente usufruire delle prestazione regolarizzando la contribuzione (per un massimo di 36 mesi)».

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