giovedì,Maggio 2 2024

Coronavirus a Reggio Calabria, dirigente Asp alla Santelli: «Sui ventilatori non c’è più tempo»

Il dirigente Domenico Genovese usa il condizionale ma è netto: «Non possiamo attendere i tempi della politica per la fornitura potrebbe essere drammaticamente tardi»

Coronavirus a Reggio Calabria, dirigente Asp alla Santelli: «Sui ventilatori non c’è più tempo»

«Come tutti i reggini ed i calabresi, seguo con ansia e preoccupazione l’evoluzione crescente del  coronavirus nella nostra Regione. E le Sue preoccupazioni. Lei in data 11 marzo, ha annunciato che insieme al generale Cotticelli, ha approvato il piano che prevede l’attivazione di quattrocento posti di terapia intensiva e subintensiva per la Calabria. il 29 marzo,Presidente Santelli.” I numeri in Calabria cominciano ad aumentare.Non ci mandano i ventilatori.” Ancora il 30 marzo a -Storie Italiane:” Pronti 100 posti di terapia intensiva, ma in Calabria mancano i ventilatori.” Stando alle previsioni, l’onda d’urto virale, che potrebbe essere micidiale, sarebbe alle porte».

A rivolgersi alla Presidente della Regione Jole Santelli questa volta è direttamente il dirigente dell’Asp di Reggio Calabria Domenico Genovese che preferisce usare il condizionale sperando in un imponderabile provvidenziale.

«Registro il Suo grido di disperazione, e tremo. Dicevano i latini: se vuoi ottenere la pace prepara la guerra! Secondo me, da cittadino e da medico, il tempo che abbiamo davanti, è ormai corto. E breve. Non abbiamo piu’ spazi di aspettare i tempi della politica. Rispetto ad una probabile?’? futura fornitura. Potrebbe essere drammaticamente tardi.

Dobbiamo agire Ora. Subito. Le do atto che lei si sta muovendo, sta cercando , sta bussando.Tuttavia le porte, che in questo caso sono quelle della speranza di un popolo, non si aprono. Nel momento in cui si ha coscienza che la casa sta per cadere il Capofamiglia ha il dovere di tentarle tutte. Non puo’ rassegnarsi. E’ giusto e necessario chiamare a raccolta tutti i membri del gruppo, perchè ognuno faccia la sua parte, nei limiti delle proprie possibilità’.

In Calabria e fuori abbiamo la fortuna di avere degli imprenditori illustri e prestigiosi.Faccio qualche nome a caso: Santo Versace, che ha sempre mostrato attaccamento alla sua terra. Ricordo che quando nel 2008 fu candidato al Parlamento, la Calabria ripago’, con altrettanta generosita’ questo suo affetto. Penso ancora a Mauro, a Callipo, a Statti, ed a tanti altri che Lei certamente, meglio di me, conosce.Penso ancora ai tanti Club Service , ai vari Rotary,  che sempre si sono distinti nei momenti di solidarieta’. E Dio solo sa quanto ve ne e’ bisogno 
in questo momento penso a Confindustria Calabria.

Penso ad associazioni di promozione civile, come – Reggio Non Tace- della quale in questo momento drammatico per la citta’, purtroppo non registro il solito attivismo,. Ma sono sicuro, pronta a rispondere con lo slancio di sempre. Prima di parlare, mi sono sforzato di capire. A me sembra,ritengo, che se in questo momento potessimo disporre di almeno meta’, dei 400 Ventilatori Polmonari da lei deliberati in data 11 marzo. Con un po’ di fortuna e con l’aiuto di Dio, potremmo forse, come si dice “Sfangarla”.Visto anche il decorso fino ad oggi, tutto sommato, ancora affrontabile.Io convocherei subito,  intorno ad un tavolo, questi industriali. Spiegherei  loro, con assoluta franchezza, come stanno le cose. Direi bello chiaro e tondo,che ci mancano tante altre cose. Ma .oprattutto e con urgenza almeno duecento Ventilatori Polmonari.Questo consentirebbe certamente, a molte persone, di riuscire a sopravvivere. Con tanti meno lutti e sofferenze. ed avere certamente.Ribadendo soprattutto che non POSSIAMO PIU’ ASPETTARE.   

Ebbene, sono sicuro che non si tirerebbero indierto.Sarebbe un gesto da parte loro altamente encomiabile. Credo che per altro, potrebbero detrarre fiscalmente la spesa.E mi sembra, interpretando qualche sera fa l’apertura del Presidente Conte, che in casi come questo, verrebbe applicata una ulteriore flessibilita’ sulle imposte.Per altro, il loro nome rimarrebbe scolpito indelebilmente, nelle menti e nei cuori dei Calabresi. Che non dimenticano.Ricorderanno il nome di chi, in momenti difficili, ci ha riaperto la porta alla speranza ed alla vita. E ci sarebbe insieme alla gratitudine certa, un meritato ritorno pubblicitario. Il mio, Gentile Presidente è un semplice invito, spinto dalla coscienza del momento drammatico. Stara’ a Lei, rimodularlo, come riterra’ opportuno.La esorto, agisca subito. E questo invito, lo faccia pubblicamente. Non abbiamo tempo. Facciamolo questo tentativo! se sara’ valso a salvare anche una sola persona , ne vale davvero la pena. Cordialmente».

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