Oltre 10 mila migranti sbarcati nella Locride nel 2022, ecco tutti i numeri dell’emergenza
Circa 100 operazioni di salvataggio in mare da inizio anno, di cui il 70% registrati a Roccella Jonica
Poco meno di un centinaio di sbarchi, uno mediamente ogni 100 ore, per un totale di oltre 10 mila persone soccorse. Il 2022 sarà sicuramente ricordato come l’anno in cui l’emergenza migranti sulle coste del reggino e della Locride ha attraversato il suo momento più difficile che ha impattato soprattutto su Roccella Jonica, il cui comune si è fatto carico del 70% degli sbarchi. Ad essere impegnate almeno 40 persone per ogni operazione di salvataggio, tra forze dell’ordine, volontari della Croce Rossa e operatori di Medici senza frontiere.
La tensostruttura allestita nell’area portuale roccellese per la prima accoglienza ha gestito numeri da hotspot sempre più alti, raggiungendo diverse volte il limite massimo della capienza, motivo per il quale sono stati necessari alcuni trasferimenti nei comuni vicini come Stilo, Siderno, Ardore e Monasterace. Per i naufraghi la legge è chiara: Non possono restare in Italia. I profughi non richiedenti asilo hanno una settimana di tempo per abbandonare il Paese o rimpatriare. In molti voglio raggiungere i familiari che si trovano in altre nazioni europee.
Dal punto di vista investigativo a fare il punto nei giorni scorsi in un incontro pubblico proprio a Roccella è stato il questore di Reggio Calabria Bruno Megale: «Esistono vere e proprie organizzazioni che lucrano sullo spostamento di questi migranti, soprattutto sulle rotte turche, egiziane e libiche». Ad impressionare è stato anche il dato sui minori non accompagnati, circa il 30% dei migranti soccorsi negli ultimi 12 mesi nel reggino tra i 16 e i 17 anni. «In questi territori l’età media è molto bassa, qualcuno ci marcia pure fornendo false dichiarazioni e non è facile capirlo se non si fanno accertamenti approfonditi»
