sabato,Aprile 27 2024

Reggio, celebrata all’IC “Radice Alighieri” la Giornata mondiale dell’acqua

All’istituto scolastico di Catona l’incontro con gli studenti con il direttore provinciale di Arpacal, Giovanna Belmusto

Reggio, celebrata all’IC “Radice Alighieri” la Giornata mondiale dell’acqua

Ieri all’I. C. Radice- Alighieri di Catona, con il suo Dirigente scolastico Simona Sapone è stata celebrata unitamente ad Arpacal (Agenzia Regionale Per La Protezione dell’Ambiente della Calabria) rappresentato da Giovanna Belmusto, Direttore Provinciale del Dipartimento di Reggio Calabria, la Giornata Mondiale dell’Acqua istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite in un evento organizzato dall’avvocato Eliana Carbone e svoltosi sotto la supervisione tecnica del professore Roberto Ripepi.

Il Dirigente Scolastico Sapone ha aperto il convegno rivolgendosi ai ragazzi di tutte e 5 le classi prime medie dell’Istituto scolastico sottolineando di avere accolto ben volentieri e con entusiasmo l’iniziativa proposta, attesa l’importanza della sensibilizzazione degli studenti su una tematica così rilevante, e ha ribadito più volte che l’acqua è fonte di vita, cioè indispensabile per la vita di ogni organismo vivente e che tutti pertanto devono avere diritto di accesso all’acqua ed in particolare all’acqua potabile ed ai servizi igienico sanitari come previsto dall’Obiettivo 6 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

«Perciò è opportuno che tutta la collettività – ha detto Sapone – sia consapevole della necessità di lottare contro l’inquinamento provocato dalla contaminazione delle acque e contro lo spreco idrico proprio in ragione della riduzione dell’acqua dolce per la siccità provocata dal cambiamento climatico in atto».

Successivamente Eliana Carbone ha parlato agli studenti della necessità di non sprecare l’acqua nella vita quotidiana, proprio perché essa inizia a scarseggiare sia per il surriscaldamento globale dovuto all’aumento dei gas serra, ma anche per le guerre, per l’inquinamento, ed utilizzare comportamenti di prevenzione.

Carbone ha poi continuato il discorso parlando dell’inquinamento idrico concludendo il suo intervento parlando dell’acqua come fonte di energia rinnovabile e pulita.

Giovanna Belmusto ha subito incentrato l’attenzione degli studenti sulla bellezza del nostro mare non solo dal punto di vista turistico ma anche in termini culturali, economici, rimarcando che è una grande risorsa per la nostra città che si trova nell’unica Provincia insieme a Cosenza ad avere una caratteristica e cioè ad essere bagnata da due mari Ionio e Tirreno, con lo Stretto, che dall’incontro delle acque genera biodiversità.

Belmusto ha quindi sottolineato che il nostro è un mare profondo, quindi è un acqua che si rinnova con facilità ed in particolare il mar Ionio è più profondo e più freddo ed anche più salato perché nella parte Ionica piove di meno e quindi c’è un minore apporto di acqua dolce e che l’incontro di questi due mari crea una corrente scendente da Nord a Sud ed una montante intervallate da quella che noi chiamiamo “la stanca” cioè il momento in cui c’è una stasi di queste correnti.

Belmusto ha poi spiegato che Arpacal è l’Agenzia Regionale Per La Protezione dell’Ambiente della Calabria e si occupa della prevenzione e  protezione dell’Ambiente e cioè innanzitutto si impegna da giugno a settembre nella Campagna di balneazione controllando tutte le coste.

In Calabria ci sono circa 670 km di costa balneabile cioè controllata perché poi ci sono i tratti di costa non balneabili  come le foci dei fiumi che per legge non sono balneabili nonché i ruscelli, i porti, le aree industriali e le analisi che vengono fatte nel mare sono di due tipi: uno di marcatura biologica ed una di natura chimica ma al mare interessa la biologica perché se è inquinato significa che c’è stato uno sversamento anomalo in mare e quindi bisogna stare attenti ai depuratori che funzionano male o che sono sovraccarichi in periodo estivo e soprattutto agli scarichi abusivi.

Belmusto ha concluso il discorso con un cenno alla Diga del Menta, la più grande Diga d’Europa cominciata nel 1968 e aperta nel 2018, sita nel Comune di Roccaforte del Greco a 1400 km di altezza e con un bacino di 14 km pieni di acqua dolce della montagna e che ha la capacità di raccogliere 18.000.000 di metri cubi d’acqua che poi vengono incanalati nelle tubature ed arrivano nelle nostre case, dandoci il grande beneficio di un’acqua pulita che scorre dai nostri rubinetti. A fine Convegno grande è stato l’interesse manifestato dagli studenti che hanno rivolto diverse domande alle due relatrici.

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