venerdì,Marzo 29 2024

Acqua, i Comuni reggini fanno quadrato: Versace tratterà con la Regione – VIDEO

A palazzo Alvaro, la conferenza dei primi cittadini dei comuni dell’area metropolitana. Invocati partecipazione e chiarimenti su Arrical e soprattutto sul ruolo di Sorical

Acqua, i Comuni reggini fanno quadrato: Versace tratterà con la Regione – VIDEO

Votato all’unanimità il mandato al sindaco metropolitano facente funzioni di Reggio Calabria, Carmelo Versace, ad avviare un’interlocuzione con la Regione. Prioritario è rivisitare il cronoprogramma previsto con decreto dal commissario straordinario Arrical, Bruno Gualtieri, alla fine del mese di dicembre.

Questo l’esito dell’odierna Conferenza dei sindaci svoltasi a palazzo Alvaro in tema di subentro dell’autorità regionale unica in materia di rifiuti e acqua.

Invitati anche il presidente Occhiuto e i vertici di Arrical e Sorical ma nessuno ha presenziato. Al centro dell’odierna assise, in particolare, il tema idrico, fermo restando che i chiarimenti richiesti riguardano anche i rifiuti. Anche qui il confronto invocato non ha avuto luogo ma è attesa la trattazione nel merito dinnanzi al Tar del ricorso presentato dalla Città Metropolitana dopo l’approvazione della legge regionale.

Versace: «I territori hanno un ruolo e devono essere ascoltati»

«L’assenza anche in questa giornata, dopo reiterate richieste rimaste largamente inevase, è una mancata risposta ai territori in un frangente così decisivo. Non è certamente un bel segnale. Noi crediamo che un confronto, invece, debba esserci. Piuttosto che un documento unico da inviare alla Regione, per evitare strumentalizzazioni, mi farò carico di incontrare il presidente Occhiuto per rivendicare il ruolo dei territori e chiedere che siano coinvolti e ascoltati», ha sottolineato il sindaco metropolitano facente funzioni di Reggio Calabria, Carmelo Versace.

Versace: «Rivedere il cronoprogramma»

«Ci proponiamo di ottenere una rivisitazione del cronoprogramma previsto nel decreto di fine anno dal commissario Gualtieri. Molti dubbi esso desta nelle amministrazioni locali. Ci sono, in particolare, i nodi legati alla gestione degli impianti, al ruolo di Sorical in termini di riscossione e ai flussi economici gestiti dalla stessa società previsti nell’allegato al decreto 60. C’è poi la questione del personale e dei dipendenti impegnati nelle società partecipate in tutte quelle attività che adesso la Regione accentra in questa autorità. Tanti i temi, tutti importanti e sui quali i Comuni devono essere ascoltati», ha sottolineato ancora il sindaco metropolitano Carmelo Versace.   

Non è l’adesione in sé a preoccupare ma le modalità in cui sta avvenendo. Per questo i Comuni chiedono chiarimenti e invocano partecipazione.

Brunetti: «Al più presto sindaci rappresentati in Arrical»

«L’incontro del 28 dicembre scorso ha lasciato solo dubbi e non ha dato risposte e questa fase così importante che non può essere gestita a colpi di decreti. La questione non è la gestione unica e pubblica del servizio idrico in territorio regionale, percorso che per altro il Comune di Reggio come anche altri aveva già avviato sul fronte idrico. I nodi sono rappresentati dai tanti dettagli di non poco conto che devono essere al più presto discussi con i territori prima di aderire. Per questo credo che tra i primi atti debba esserci quello di assicurare una rappresentanza dei sindaci all’interno di Arrical», ha sottolineato il sindaco ff del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti.

Foti: «Servizi fondamentali e dubbi da dipanare»

«Acqua e rifiuti sono due settori strategici e fondamentali per i territori ecco perché non possiamo prescindere dal confronto e dalla partecipazione. Noi abbiamo già aderito a Arrical ma adesso il percorso va costruito. Abbiamo tanti dubbi da dipanare. Abbiamo tanti investimenti attivati sul territorio, abbiamo acceso un mutuo per rinnovare i contatori. È necessario proseguire stabilendo un dialogo proficuo», ha spiegato la sindaca di Montebello Jonico, Maria Foti.

Il controverso ruolo di Sorical

C’è poi il nodo dei flussi economici gestiti direttamente da Sorical, con tutte le riserve del caso. La stessa società dovrebbe riscuotere. In particolare oggetto di attenzione sono gli articoli 6 e 7 dell’allegato A al decreto 60 del commissario straordinario Arrical, Bruno Gualtieri. «Sui flussi incassati Sorical tratterrà in quota parte le proprie spettanze per la vendita di acqua all’ingrosso, per la sola quota corrente maturata e riferita all’anno in corso (…) L’eccedenza dell’incassato verrà invece inviata ai Comuni (…)».

Per i comuni morosi vi è poi una preoccupazione ulteriore legata alla previsione in capo a Sorical della “Gestione degli eventuali debiti su forniture all’ingrosso da parte di Sorical precedenti al 2023”. L’articolo 7 prevede che «Nei casi in cui siano presenti debiti dei Comuni relativi a forniture di acqua all’ingrosso da parte di Sorical e ad esercizi di anni precedenti al 2023, i Comuni si impegnano a rispettare i relativi piani di rientro, concordati con Sorical stessa. Qualora i piani di rientro non fossero rispettati, Sorical può trattenere sull’incassato 2023 anche le quote della rata annuale scaduta e non pagata dal Comune».

Fuda: «Rivedere l’impostazione dei flussi economici»

«Molte questioni da chiarire specie sui flussi finanziari in capo a Sorical che spogliano le amministrazioni locali di capacità spesa. C’è la questione del recupero delle annualità pregresse dei piani di rientro non sempre sostenibili. C’è altresì l’interrogativo su come il Comune titolare del tributo possa indicare come riscossore un altro soggetto con il quale non ancora ha rapporti giuridici definiti. Insomma tale impostazione va rivista e concertata con i territori. La partecipazione deve essere garantita», ha sottolineato il consigliere metropolitano con delega ai Rifiuti, Salvatore Fuda.

Le preoccupazioni e le perplessità sono tanto dei comuni che hanno debiti con Sorical tanto di quelli che non li hanno e che comunque hanno già investito sugli impianti che adesso altri dovrebbero gestire.

Celi: «Necessitiamo di chiarimenti»

«Il comune di Palmi non ha ancora deliberato perché necessitiamo di chiarimenti. Intendiamo capire quale sarà il destino del consorzio Vina e dell’acquedotto gestito con i comuni di Melicuccà e Seminara. Inoltre, se la Sorical riscuoterà e tratterrà pro quota parte del tributo, la ricaduta sui bilanci dei Comuni non sarà di poco conto. La riscossione dei tributi costituisce un’entrata fondamentale. Noi, per esempio, che abbiamo con Sorical un debito, mi chiedo come potremo intervenire per attività di manutenzione e per pagare gli operai se i tributi verranno trattenuti? Tributi che servirebbero anche per pagare lo stesso debito», si chiede l’assessore al Bilancio del comune di Palmi, Salvatore Celi.

Giovinazzo: «Dopo ingenti investimenti ora non potremo gestire gli impianti»

«Noi abbiamo rinviato la seduta del consiglio comunale. Non abbiamo ancora aderito ad Arrical. Necessitiamo di chiarimenti circa un passaggio di gestione da comuni come il nostro, che sono autonomi da decenni. Abbiamo fatto e stiamo facendo ingenti investimenti sugli impianti. Abbiamo costruito nuovi pozzi, abbiamo esteso e ingegnerizzato le reti idriche e adesso stiamo investendo nell‘efficientamento energetico. Non capiamo la ragione per la quale dovremmo essere privati di una prerogativa che per altro ci rende prossimi al territorio, che a noi si rivolge per questi servizi essenziali. Siamo perplessi. Noi vogliamo adempiere alla legge ma vogliamo farlo con modalità concertate. Invece dalla recente riunione a Catanzaro siamo usciti con più dubbi che certezze», ha spiegato il sindaco di Rizziconi, Alessandro Giovinazzo.

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