mercoledì,Maggio 1 2024

Madri sole a Reggio, Di Furia (Asp) rilancia i consultori: «Dovranno essere punti di riferimento» – VIDEO

Le risposte dagli input del Centro comunitario Agape e la Cooperativa sociale Soleinsieme, in collaborazione con il Comune settore Welfare

Madri sole a Reggio, Di Furia (Asp) rilancia i consultori: «Dovranno essere punti di riferimento» – VIDEO

Trovare una lettura condivisa della condizione delle madri sole in Calabria, valutare le risposte che il sistema del welfare in Calabria sta garantendo e le criticità e individuare politiche nazionali, regionali e locali necessarie per favorire percorsi verso l’autonomia. Tante risposte sono arrivate oggi pomeriggio, a palazzo San Giorgio, nel corso del forum “Madri sole, politiche regionali e comunali per il sostegno all’autonomia”, frutto dell’input del Centro Comunitario Agape e la Cooperativa sociale Soleinsieme, in collaborazione con il Comune di Reggio Calabria settore Welfare per avviare un percorso di confronto e dialogo tra Istituzioni ed Enti del Terzo Settore. A dare il prezioso contributo Giusy Nuri, Presidente della cooperativa Soleinsieme e Carmelo Romeo, delegato per il settore Welfare dall’assessore Demetrio Delfino, Domenico Mantegna, Consigliere Delegato al Welfare, Politiche del Lavoro e Formazione Professionale, Luciano Squillaci, portavoce del Forum regionale Terzo settore, Piero Siclari, Presidente della Piccola Opera Papa Giovanni.

«Con questo percorso – apre Nuri – intendiamo mettere in campo una rete interistituzionale di supporto che ci consenta, dal momento in cui intercettiamo il bisogno di realizzare percorsi specifici, adeguati alle necessità, per aiutare le persone ad uscire dalle fragilità trovando una strada di autonomia. I percorsi individuali di autonomia guidata sono articolati nei seguenti assi di azione: supporto all’abitare; funzioni di accompagnamento e supporto sociale per l’autonomia; formazione e lavoro. Il Protocollo è un primo, importante, passo, non è sicuramento un obiettivo fine a se stesso, ma è uno strumento importante, in quanto i soggetti che lo sottoscriveranno si assumeranno degli impegni ben precisi, che andranno di volta in volta verificati con un cronoprogramma ben preciso».

In Calabria 30mila madri sole

«La riflessione da cui nasce l’iniziativa è legata ad una constatazione – afferma Lucia Lipari, Vicepresidente del Centro Comunitario Agape – la fotografia dell’Istat che ci consegna un numero: sono 30mila circa le madri sole, i nuclei monogenitoriali con figli. Oggettivamente un sistema deficitario, un welfare fragile non permette alle donne di riuscire a fronteggiare la crisi attuale ed emanciparsi, ottenere un’autonomia tale da potere favorire le stesse. Pertanto l‘iniziativa frutto di un protocollo con le istituzioni e con l’Asp vuole fissare quale obiettivi una riflessione continua. Rispondere alle esigenze emergenziale che ci vengono poste e mettere in atto politiche regionali propulsive affinché possa essere data una risposta concreta alle donne che si trovano in difficoltà».

L’autonomia lavorativa

«Il Comune di Reggio Calabria intende favorire un’analisi di questi processi ormai sempre più diffusi – afferma Angela Martino, Assessore alla Politiche di Genere del Comune di Reggio Calabria –  in cui il disagio al femminile si declina ancora in maniera più grave  in riferimento alla predisposizione minori. In collaborazione con le associazioni del terzo settore, oltre all’analisi, vogliamo arrivare alla realizzazione di servizi specifici di inclusione sociale. Non un momento assistenziale ma fasi che favoriscano l’autonomia lavorativa delle donne perché riteniamo che quella sia la chiave di volta per delle famiglie anche monogenitoriali serene».

Come spiega Romeo: «È stato un pomeriggio interessante perchè, oltre al protocollo per un sistema rete madre-bambino, abbiamo avuto modo di sviscerare, considerati gli attori in causa, il sistema welfare a 360 gradi. Il welfare in Calabria, in questi anni, è orientato su un sistema socio-assistenziale coi sussidi. La nostra idea è di fare investimenti strutturati che abbiamo una loro sostenibilità nel tempo e che abbiano una ricaduta nel lungo periodo. No alle soluzioni tampone che diventano fini a se stesse. Serve rafforzare questa alleanza costruttiva e collettiva come è stato per il protocollo per le madri single anche su tutte le iniziative che il settore welfare può fare affinchè la rete possa portarci ad un welfare generativo».

Nuovi innesti nei consultori

Nell’analisi dei fattori decisivi per il sostegno innegabile il ruolo dei consultori familiari. Come evidenzia Lucia Di Furia, Commissaria Asp Reggio Calabria, sull’impegno nella tutela della maternità.

«Il consultorio – chiarisce – è il punto fondamentale per la famiglia. Quindi quando parliamo di una famiglia difficile, come nel caso di una mamma da sola, è ancor più importante avere una struttura capace di supportare sia da un punto di vista organizzativo. Ma soprattutto da un punto di vista psicologico con le figure dedicate necessarie. Abbiamo da poco bandito ore aggiuntive di psicologici per i nostri consultori e ne abbiamo venti che prenderanno servizio in questi giorni per venti ore ciascuno nei differenti luoghi: non solo i consultori ma anche il Csm, la struttura dei minori del ministero perché c’è necessità».

Ma non solo. «Stiamo facendo i concorsi: ieri c’è stato quello per psichiatri. Figure molto carenti che devono andare a rinforzare i sistemi laddove ci sono maggiori complessità. Quindi i consultori, che anche il dm 77 ripercorre come luogo importante da sviluppare nelle nostre case della comunità, dovranno essere implementati, non solo attraverso la strutturazione di carattere infrastrutturale e le tecnologie laddove vi sia necessità di fare esami e approfondimenti diagnostici, ma anche sul versante di capacità di cogliere le capacità delle famiglie. Deve diventare quello il punto di riferimento a cui famiglie difficili e donne sole possono rivolgersi per avere risposte di supporto».

Perchè accada ciò però serve operare su altro. «Stiamo vedendo rispetto al numero dei consultori quanti sono attivi e quanti hanno il minimo di personale sufficiente. Nel frattempo rinforziamo. Man mano che lo abbiamo fatto, andremo a dire alle donne che ci sono i consultori. Stiamo lavorando alla revisione del sito aziendale, rimettendoci nella capacità di interagire con i cittadini».

L’iniziativa conclude il percorso intrapreso da Soleinsieme e Agape nel progetto “Cir.Co.Lo: Circolare Oltre l’Orizzonte”, cofinanziato dall’Unione Europea-Fondo sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitana 2014-2022.

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