venerdì,Maggio 3 2024

Gerace, l’arazzo di Raffaello fa da sfondo ad un incontro sulla lotta alla criminalità 

L'evento all'interno del museo diocesano segna la chiusura della mostra dedicata ad Ananias et Saphira. Tra gli interventi anche quello del procuratore Nicola Gratteri

Gerace, l’arazzo di Raffaello fa da sfondo ad un incontro sulla lotta alla criminalità 

di Tonino Raco – «È stata una mostra molto apprezzata, con oltre 26 mila visitatori in neanche un anno e questo fa ben sperare. Siamo fermamente convinti che la cultura, la conoscenza della propria storia e della propria identità culturale aiuti molto a modificare certe situazioni». Con queste parole Giacomo Oliva, direttore del Museo Diocesano di Gerace ha introdotto l’incontro dal titolo “La cultura come antidoto alla criminalità”, evento legato alla chiusura della mostra “Raffaello sul filo del telaio”, inaugurata a maggio dello scorso anno all’interno del museo diocesano e dedicata all’arazzo del XVII secolo Ananias et Saphira, nato dal cartone di Raffaello e raffigurante la morte di Anania.

Un appuntamento che ha messo al centro della discussione l’importanza della cultura per prevenire e contrastare la criminalità e che, dopo l’introduzione del direttore del museo Giacomo Oliva e i saluti dell’assessore alla Cultura del comune di Gerace Salvatore Galluzzo ha visto gli interventi di Rita Parma Baudille per il comitato scientifico della mostra; Stefano Archinà in rappresentanza della Commissione diocesana per l’attuazione delle linee guida “No ad ogni forma di mafie”; del procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri; del procuratore della Repubblica di Locri Giuseppe Casciaro; della presidente della Corte d’Appello di Salerno Iside Russo e del sottosegretario al Ministero dell’interno Wanda Ferro. A concludere l’evento è stato invece l’intervento di S.E. Mons. Francesco Oliva vescovo di Locri Gerace.

«Ancor prima di parlare di cultura bisogna parlare di istruzione – ha detto il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri – c’è un analfabetismo diffuso tra i giovani, non si investe più in istruzione ormai da decenni, io non faccio altro che leggere errori di grammatica. Bisogna che si prenda coscienza del fatto che stiamo diventando sempre di più marginali in Europa sul piano della competitività, anche culturale e dell’istruzione.

La politica – ha aggiunto – prima di ogni altro deve decidere se investire in istruzione, pagando meglio gli insegnanti, facendo una scuola a tempo pieno, investendo in modo serio e risolutivo». L’antico arazzo raffaellesco resterà a Gerace fino al 20 maggio e sarà esposto, dal 27 maggio, all’interno del carcere di Salerno per un progetto di inclusione che vedrà i detenuti fare da guida ai visitatori

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