giovedì,Maggio 16 2024

Reggio, statue sul Lungomare: parla Rabarama

Intervista alla scultrice delle opere sulla via Marina simbolo della città di cui i cittadini chiedono con forza il restauro ma le trattative col Comune sinora non sono andate in porto

Reggio, statue sul Lungomare: parla Rabarama

Sono diventate uno dei simboli della città da quando, circa tre lustri fa, furono adagiate sul Lungomare Falcomatà. Si tratta di Trans-Lettera, Labirintite e Co-stell-azione, le tre imponenti opere di Paola Epifani, in arte Rabarama, amate dai reggini e dai turisti ma purtroppo non salvaguardate ed esposte ai selfie, ai graffiti e alle arrampicate. Da qui la volontà di un gruppo di cittadini, di cui vi abbiamo raccontato, di chiedere un preventivo all’artista per il restauro, seguita dai chiarimenti dell’amministrazione comunale che da tempo, sul punto, è in trattative con Rabarama. Trattative, tuttavia, non andate in porto, a causa dei notevoli costi per il restauro e il trasporto delle statue. Noi, a questo punto, abbiamo deciso di fare ulteriore chiarezza, parlandone direttamente con l’artista.

Rabarama, le sue opere sul Lungomare sono molto amate, tanto da spingere i cittadini a chiederle un preventivo per il restauro. Cosa pensa di questa iniziativa? 

«Ne sono davvero molto felice anche perché vedere le mie creature abbandonate a loro stesse, senza alcun tipo di manutenzione da 15 anni, mi fa stringere il cuore. Mi auguro quindi con tutto il cuore che in qualche modo prima o poi si riesca a intervenire, io dal canto mio, come ho sempre detto, rimango a disposizione affinché il lavoro di ripristino venga realizzato nel modo corretto, fornendo il contatto con i professionisti con cui collaboro da sempre per la colorazione delle grandi sculture da esterno». 

Se ci fosse stata maggiore manutenzione o “salvaguardia” anche dagli atti vandalici, si sarebbe potuto evitare il deterioramento? O quanto meno contenerlo?

«Certamente sì, sarebbe bastata la manutenzione ordinaria per mantenerle in perfetto stato. Se la vernice trasparente che protegge il colore fosse stata rinnovata ogni 3/4 anni i costi sarebbero stati decisamente contenuti e se ne sarebbe potuto occupare un carrozziere della zona. Ahimè ora dopo 15 anni di abbandono le sculture andranno pulite a fondo con una sabbiatura per poi essere nuovamente verniciate da un professionista del settore. C’è poi il problema delle basi che, sempre più intaccate dalla ruggine, stanno diventando pericolose a livello strutturale. Per quanto invece riguarda gli atti vandalici penso che si commentino da soli». 

Lei ha dichiarato che ha avuto più volte contatti con il Comune per il restauro delle tre statue, ma non sono mai andati a buon fine. Come mai? 

«Credo che questa domanda dovrebbe rivolgerla al Comune e non a me: personalmente mi sono messa a disposizione assieme al mio staff per fornire, ogni volta che mi è stato richiesto ufficialmente, un preventivo aggiornato, realizzato interpellando i professionisti con i quali collaboro quotidianamente da sempre». 

Dal Comune abbiamo appreso che il restauro dovrebbe svolgersi nei suoi laboratori, fuori città, conferma? E se sì quali costi avrebbe? 

«Il restauro non dovrebbe svolgersi nel mio atelier bensì negli spazi dove lavorano i professionisti a cui io stessa mi rivolgo per far eseguire il lavoro di dipintura delle sculture monumentali e che sono in grado di interpretare ed eseguire attraverso la loro grande esperienza, con il colore da carrozzeria, le mie richieste e i miei desideri (Capacità che solo loro possiedono dopo anni di collaborazione continuativa). Per quanto riguarda i costi, le confermo che sono gli stessi che vengono preventivati a me ogni qualvolta una scultura di grandi dimensioni viene fatta dipingere (Ovviamente il preventivo è variabile da un anno all’altro causa il rincaro del costo vita)».

top