sabato,Maggio 4 2024

Turismo, Federalberghi certifica segni di ripresa in Calabria: «Reggio paga il suo non aeroporto»

Il numero uno dell'organizzazione di settore, D'Agostino, snocciola i dati di questo primo scorcio di estate: Il quadro che si va abbozzando è ancora in chiaroscuro

Turismo, Federalberghi certifica segni di ripresa in Calabria: «Reggio paga il suo non aeroporto»

Partire, viaggiare… sognare. Sono queste le prime parole che vengono in mente pensando alle vacanze, all’estate. Questo è il periodo dell’anno in cui si registra il maggior flusso turistico. Per l’estate 2023 si prevede un aumento del +3,3%, con oltre 111,6 milioni di presenze stimate a livello nazionale. E in Calabria? Per fare il punto della situazione abbiamo deciso di confrontarci, per parlare con dati alla mano, con il presidente di Federalberghi Calabria Fabrizio D’Agostino.
Federalberghi è la principale organizzazione imprenditoriale del settore turistico-ricettivo in Italia.

L’associazione rappresenta le istanze e gli interessi degli albergatori nei confronti delle istituzioni e delle organizzazioni politiche, economiche e sindacali.

Aderiscono a Federalberghi più di 27 mila alberghi su un totale di circa 33.000, attraverso 131 Associazioni territoriali.

«Questa stagione sta partendo bene, ma non benissimo. Diversi sicuramente i fattori. Il quadro che si va abbozzando è ancora in chiaroscuro. Ad alcuni indicatori positivi come il numero dei lavoratori previsti in entrata, il fatturato, l’occupazione delle camere e gli indici di fiducia, se ne contrappongono altri che non hanno ancora recuperato i livelli 2019. Per noi il 2019 rappresenta un parametro importante, l’ago della bilancia. Se prima della pandemia abbiamo registrato un record con 9,5 milioni di presenze turistiche, il post covid ha raggiunto a stento i 7,5 milioni. Già lo scorso anno il fatturato dei servizi turistici è aumentato complessivamente del 7,9% rispetto al 2019. Il bilancio di fine anno è la risultante di un aumento più consistente nel comparto ricettivo che in quello ristorativo. I dati relativi all’occupazione camere e al ricavo medio giornaliero vedono nel complesso valori che stanno finalmente migliorando, nonostante la situazione sia ancora problematica in molte destinazioni». Dichiara il presidente D’Agostino.
«Nei mesi di maggio e giugno siamo stati un po’ in perdita a causa del tempo incerto. Per questi mesi invece si conta al momento una stima di 8,5 milioni di presenze, ma la partita, da noi in Calabria, si gioca anche fra settembre e ottobre».

Il fenomeno turistico italiano ed estero

«Possiamo registrare alcuni elementi su cui porre l’attenzione. I tempi medi di permanenza media si sono leggermente abbassati. L’incidenza del turismo straniero è ancora molto limitata e il trend di crescita del turismo straniero è contenuto rispetto ad alcune regioni del Sud Italia nello stesso periodo e più accentuato rispetto ad altre con una maggiore intensità di crescita degli arrivi rispetto alle presenze».

Buono l’andamento generale, ma Reggio paga lo scotto dell’aeroporto

Stando ad un rapporto della Regione Calabria, sempre riguardo alla componente straniera, la quota più alta di presenze si registra nella provincia di Vibo Valentia (58%). Seguono le province di Cosenza (18%), Catanzaro (11%), Reggio Calabria (8%) e Crotone (5%). Come mai queste discrepanze?


«L’indicatori della domanda turistica e dell’offerta turistica è il numero di presenze negli esercizi ricettivi. Il più utile indicatore di offerta, ai fini dello sviluppo turistico, è il numero di posti letto. Inoltre i fattori che influenzano il fenomeno turistico sono il prezzo dei prodotti e servizi, il reddito dei turisti, il costo della vita, i tassi di cambio, gli eventi sociali e culturali di determinate località e le motivazioni personali. Reggio Calabria e l’intera provincia pagano però un prezzo molto alto sull’andamento del flusso turistico dettato, non per essere polemico, dal “non” aeroporto».


L’aeroporto di Reggio Calabria, come noto da anni, è probabilmente l’antitesi del turismo. Costi dei voli, orari di arrivi e partenze, collegamenti sono tutto fuorchè turistici. «L’aeroporto di Lamezia, con il numero dei voli ed i collegamenti con le località consente un flusso turistico triplicato rispetto a quello reggino. Un turista che vuole visitare Reggio Calabria, non avendo un pacchetto adeguatamente strutturato è costretto, soprattutto per il costo del volo, atterrare a Lamezia e dopo, con le navette arrivare in città. Ma diciamo che non sta a me affrontare la questione».

Premialità sui voli

Il presidente D’Agostino ha anche accennato alla strategia pensata insieme al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, per mettere in piedi una serie di benefici per i turisti. Si tratta di una sorta di premialità sui voli. Ma di cosa si tratta?


«La Regione riconoscerebbe sui programmi di voli charter effettuati verso la Calabria che prevedano soggiorni non inferiore a sei pernottamenti un contributo sul costo dei volo charter del 10%. Tale contributo verrebbe aumentato al 20% se il volo venisse effettuato da vettore italiano. La Regione Calabria sul costo del volo riconoscerebbe ulteriori contributi pari al – 15% per voli charter effettuati nel periodo 1 gennaio – 30 giugno e 1 settembre – 31 dicembre».


Inoltre «gli impegni all’erogazione dei contributi sui voli charter saranno assunti dalla Regione Calabria mediante apposite convenzioni stipulate tra la Regione stessa e le organizzazioni di viaggio, previa presentazione della domanda indirizzata all’assessorato al turismo della Regione con l’illustrazione del programma di viaggio, l’indicazione del numero previsto dei voli e del relativo costo presunto comprensivo dell’eventuale trasferimento dallo scalo aeroportuale alle destinazioni ricettive e viceversa».


Purtroppo, per tempi tecnici e burocratici questo specifico piano d’azione, almeno per quest’anno non è andato in porto, ma come ci ha spiegato D’Agostino: «Prima di subito dobbiamo pensare alla stagione 2024 per arrivare alla BIT e alla TTG già preparati».


La TTG Travel Experience è la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale. Il principale marketplace del turismo B2B in Italia e la manifestazione di riferimento per la promozione del turismo. La Borsa internazionale del turismo nota anche con l’acronimo BIT, è una manifestazione internazionale tesa a radunare operatori turistici, agenti di viaggio, aziende e ditte di promozione turistica o comunque legate all’indotto di settore.

Turismo ad incidenza balneare

Oggi, Reggio Calabria viene scelta quasi esclusivamente per una fruizione turistica di tipo balneare tradizionale così che gran parte del sistema turistico regionale che ruota attorno alla risorsa costa-mare. La specializzazione balneare e, come visto, la fortissima stagionalità del turismo provocano fenomeni di congestione, anche a livello di infrastrutture, che minano e talvolta rischiano di compromettere l’integrità delle risorse.
L’orientamento balneare dell’offerta turistica reggina è evidente se si considera, come già evidenziato, che il 65,9% delle strutture ricettive sono collocati sulle coste . La dimensione media delle strutture ricettive nelle località marine è pari a 81 posti letto, quindi è ancor più alta della media regionale (60,5 posti letto) che già risulta superiore alla media nazionale (27,7 posti letto). Tuttavia, se consideriamo il sistema di imprese turistiche , in senso allargato, che gravita attorno alla risorsa mare, sviluppatosi nel tempo in maniera spontanea, è caratterizzato in larga parte da piccole e micro imprese, così come osservato complessivamente a livello regionale, che offrono servizi con standard qualitativi piuttosto disomogenei, concentrati essenzialmente nei mesi estivi.


Turismo ed economia locale


« Abbiamo la responsabilità, afferma Fabrizio D’Agostino, di far capire alle Istituzioni, quanto conta il turismo nel concreto della vita quotidiana di molte delle nostre comunità. Il maggior contributo che gli alberghi apportano alla crescita dell’occupazione è determinato anche dalla presenza di un’organizzazione aziendale complessa, con figure professionali di varia specializzazione e la capacità di creare e diffondere una molteplicità di interdipendenze economiche che producono occupazione e reddito».
«L’albergo, la struttura in sé, commenta il presidente degli albergatori, è il fulcro su cui gioca tutta la grande macchina dell’ospitalità. Il suo valore non sta semplicemente nei suoi fatturati, nella sua economia in senso stretto, ma negli effetti espansivi che è in grado di diffondere sugli altri settori».
«Dobbiamo far comprendere l’importanza del settore affinché venga riconosciuto il giusto valore ad un compartimento che ha attraversato momenti difficilissimi, ma che adesso vuole rialzarsi e superare ogni record”.


Il turismo, nella nostra regione, potrebbe essere probabilmente una delle più importanti scommesse per il suo futuro. Per le bellezze naturali ed artistiche di cui dispone, potrebbe accogliere turisti tutto l’anno, proponendo vacanze sempre diverse.

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