lunedì,Aprile 29 2024

Il movimento “No Ponte Calabria” rinnova l’invito alla partecipazione per la manifestazione a Messina

«A queste manovre governative fa da contraltare la proposta di tagli drastici per la nostra regione»

Il movimento “No Ponte Calabria” rinnova l’invito alla partecipazione per la manifestazione a Messina

«Mentre ormai è tutto pronto per la manifestazione No Ponte di sabato 12 agosto a Messina, le cui ragioni sono state illustrate ieri dalle realtà promotrici durante la conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Zanca, alcune recenti notizie ampliano l’elenco delle doglianze e le motivazioni per essere in piazza con noi». E’ quanto dichiarano in una nota i “No Ponte Calabria”.

«Non ci riferiamo solamente al decreto Omnibus con il quale si potrà derogare al tetto agli stipendi dei manager e alle regole pubbliche per le assunzioni dei dipendenti, oltre a consentire che il cumulo tra pensione e compensi possa superare i 240 mila euro. L’ad Ciucci e il Ministro Salvini si sono subito affrettati a specificare che queste modifiche non si applicheranno al consiglio di amministrazione, e siamo certi che questo sia un criterio che sarà presto formalizzato. A noi rimane il dubbio, sicuramente frutto della nostra estrema diffidenza, che questo sforamento non serva tanto a reperire tecnici con le massime competenze, quanto invece tecnici disponibili a mettere faccia e reputazione a sostegno di
una follia del genere».

«A queste manovre governative fa da contraltare la proposta di tagli drastici per la nostra
regione dopo la rimodulazione dei fondi Pnrr. Si parla infatti di una perdita di circa 900
milioni di euro, la metà in pratica dei fondi previsti,
e il taglio è su progetti vitali come
l’efficientamento energetico dei comuni, la riqualificazione urbana, strategie per la gestione
dei rischi legati alle alluvioni e al dissesto idrogeologico, il miglioramento dei servizi e delle
infrastrutture sociali nelle zone interne. Dai progetti per la riduzione delle perdite nelle reti
idriche eravamo già stati esclusi, mentre incombe sempre il rischio di perdere i
finanziamenti per l’ammodernamento della flotta navale pubblica, “superata” dal progetto
infinito del Ponte».

«Queste sono solo gli ultimi, macroscopici, segnali che ci dicono quale sia l’interesse per le
problematiche reali della nostra terra, destinata a un futuro di servitù energetica per il resto
di Italia e d’Europa, grazie a rigassificatori, centrali, inceneritori e alle distese di pale
eoliche e pannelli fotovoltaici, mentre le risorse pubbliche continueranno a oliare quella
macchina brucia soldi che è la Stretto di Messina».

«A tutto questo dobbiamo opporci adesso. Per questo rinnoviamo l’invito a tutte le persone,
le associazioni, gli ambientalisti, le realtà antagoniste alla realizzazione del Ponte, a
manifestare con noi sabato a Messina dietro lo striscione “NoPonte Calabria”

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