venerdì,Maggio 10 2024

Locri, Goel e Progetto Sud insieme per rilanciare la biodiversità

L’iniziativa punta allo sviluppo del settore agricolo fondato sulla sostenibilità ambientale e sociale

Locri, Goel e Progetto Sud insieme per rilanciare la biodiversità

Un progetto di promozione dello sviluppo locale che scommette sulla biodiversità come vero vantaggio competitivo della Calabria. Il programma Biodiversi, presentato ufficialmente a Locri dal Goel e dalla Comunità Progetto Sud, punta a mettere a sistema aziende nel settore dell’agricoltura e del turismo responsabile, adottando un modello di economia etica alternativa a quella della ‘ndrangheta.

«La Calabria è un campione di diversificazioni microclimatiche e di biodiversità – ha spiegato il presidente del gruppo cooperativo Goel Vincenzo Linarello – non ci sono regioni in Europa al pari della Calabria. Su 230 habitat censiti in Europa 74 sono in Calabria, il 32% degli habitat europei. La biodiversità può rappresentare il futuro dell’agricoltura e del turismo in Calabria, noi ne siamo convinti, il problema era capire come trasformare la biodiversità in economia agricola. Con questo progetto abbiamo messo insieme un sistema capace di trasformare la biodiversità in vantaggio competitivo agricolo».

La ricerca svolge un ruolo fondamentale in questo modello. Il progetto offre infatti percorsi di accompagnamento allo sviluppo per aggregare e potenziare le aziende in un sistema integrato.
L’obiettivo ambizioso è quello di tracciare le linee guida per un modello di sviluppo agricolo della Calabria fondato sulla sostenibilità ambientale e sociale. Si intende realizzare un “ecosistema imprenditoriale e occupazionale” di realtà che interagiscono tra loro e con il territorio circostante.

«Vorremmo far capire che tecnicamente si può fare – ha espresso il presidente della Comunità Progetto Sud don Giacomo Panizza – ma farle guardando al presente e al futuro è necessario un pensiero diverso sul lavoro in Calabria, che non è quello di dire a priori che in Calabria il lavoro non c’è o quello che c’è è brutto. Di lavoro che ci fa crescere con la fatica ce ne è tanto».

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