Alzheimer cafè a Reggio: un aiuto per i malati e le famiglie
Per i tre progetti, spiega l'assessore Delfino: «Le attività si svolgeranno presso le sedi delle stesse associazioni ed avranno durata di 12 mesi»
«Quando ho avuto la delega a questo settore il mio primo pensiero è stato quello di trasformare i servizi sociali da erogatori di servizi a sistema di politiche sociali, cioè un sistema non a compartimenti stagni ma che abbraccia complessivamente il percorso di vita di tutti gli utenti mettendo in rete gli enti e programmando le varie attività le rispetto alle singole esigenze. Questo grazie anche alle cooperative ed alle associazioni che, devo dire, ci danno una grossa mano».
Così l’assessore comunale al Welfare, Demetrio Delfino ieri, nel corso della presentazione del progetto Alzheimer cafè, al castello Aragonese. Al tavolo erano presenti il dirigente del settore Francesco Barreca, i referenti delle associazioni Maria Cara, Pasquale Casile e Paolo Ferrara.
«Con questo spirito di collaborazione e co-progettazione nasce il bando per gli Alzheimer cafè – ha aggiunto – progetti che grazie ai fondi regionali stiamo mettendo in campo e che a Reggio a livello comunale non erano stati mai attivati se non grazie al solo lavoro volontario di qualche associazione. Oggi vogliamo, come amministrazione, vogliamo strutturare questo progetto con varie attività . le tre associazioni: Allegramente, Unireggio e Anffas, che hanno vinto il bando andranno a coprire le zone sud, nord e centro della città».
«Le attività si svolgeranno presso le sedi delle stesse associazioni ed avranno durata di 12 mesi. Per noi chiaramente è un grandissimo orgoglio mettere in campo queste queste attività perché nel corso di questi anni abbiamo visto quanto sia importante non lasciare soli i malati di Alzheimer ma anche le famiglie ed i caregiver. Solo chi vive questo dramma può capire cosa avviene dentro una famiglia una volta scoperta la malattia. Le associazioni, nei mesi scorsi, hanno pensato alla formazione del personale e le attività comprenderanno anche la formazione dei familiari e dei caregiver. Chi vuole fare richiesta del servizio può rivolgersi direttamente alle associazioni o all’ufficio anziani del settore Welfare».
Le attività
Le attività che svolgeranno sono: stimolazione cognitiva, psicoeducazione, sostegno, socializzazione e altro ancora . L’accesso è libero e gratuito a tutte quelle persone con decadimento cognitivo e ai loro familiari. La prossima settimana l’avvio ufficiale.