martedì,Aprile 30 2024

Reggio, presentato il progetto Libere dentro rivolto alla sezione femminile del carcere Panzera

Promosso dall’ufficio del Garante Metropolitano per i diritti delle persone private e/o limitate della libertà personale e dall’ufficio Metropolitano della Consigliera di parità, in collaborazione con alcune associazioni

Reggio, presentato il progetto Libere dentro rivolto alla sezione femminile del carcere Panzera

Si è svolta nel pomeriggio di ieri, 21 novembre 2023, presso la sezione femminile dell’Istituto Penitenziario di San Pietro di Reggio Calabria, la presentazione del progetto “Libere_Dentro” promosso e curato dall’ufficio del Garante Metropolitano per i diritti delle persone private e/o limitate della libertà personale e dall’ufficio Metropolitano della Consigliera di parità.


Alla presentazione hanno preso parte, oltre al Garante Metropolitano Paolo Praticò, la componente dell’ufficio M. Cristina Arfuso e la consigliera metropolitana di parità Paola Carbone, le diverse associazioni e le persone che a vario titolo ed in maniera volontaria provvederanno a portare avanti il progetto anzidetto: Non una di meno, Medici del Mondo, Cuore di Medea Onlus, Fausta Canzoneri, Adexo Aps, NUDM RC.
Il progetto “Libere_ Dentro” vuole offrire uno strumento di miglioramento alle ospiti del Penitenziario attraverso una serie di attività volte a fornire non solo la possibilità di acquisizione di nuove conoscenze culturali e ma anche personali.


Difatti, lo stesso è stato pensato in diversi moduli: Laboratorio di scrittura creativa e di teatro in scena, visite senologiche per la prevenzione del tumore al seno, informative sanitarie sulle malattie sessualmente trasmissibili (IST) ed incontri di sensibilizzazione per la prevenzione di violenze fisiche e psicologiche nonché lezioni di inglese (a cura di Fausta Canzoneri).

L’obiettivo, quindi, è quello coinvolgere le detenute in un processo di trasformazione positiva sotto il profilo culturale, artistico, pedagogico e sanitario, fornendo l’arricchimento dei percorsi educativi attraverso processi di studio indirizzati all’incremento di nuove abilità comunicative e creative, individuali e di gruppo nonché concorrere alla mitigazione del disagio psicologico e sociale connesse alla detenzione.


Il progetto avrà la durata di un anno e prevede che le attività siano svolte tre volte alla settimana.
Si ringrazia per la collaborazione la direzione dell’Istituto Penitenziario nonché l’Area Educativa, sempre attenti alle attività formativa e rieducative degli ospiti. Si ringrazia, altresì l’Accademia delle Belle Arti, per la preziosa collaborazione che la vedrà partecipe al Progetto in un secondo momento con la realizzazione di arte scenica e coreografica. «Riteniamo che ogni seme piantato, prima o poi, germoglierà. Per il bene dell’intera comunità», si legge nella nota.

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