martedì,Aprile 30 2024

25 novembre, Atam: una panchina rossa e un posto sui bus per le donne vittime di violenze – FOTO

L'ad Basile: «Gesti simbolici per mantenere l'attenzione su un fenomeno che è costantemente in crescita»

25 novembre, Atam: una panchina rossa e un posto sui bus per le donne vittime di violenze – FOTO

Una panchina rossa e gli adesivi sui bus per ricordare le donne vittime di violenza. Anche quest’anno Atam spa, la società di trasporti del Comune e della Metrocity di Reggio lancia forti messaggi contro la violenza sulle donne.

Stamattina, alla presenza dei dirigenti e del personale l’inaugurazione della panchina al terminal Botteghelle a disposizione dei clienti fuori dal front office da parte dell’azienda municipale.

Non solo: Atam partecipa alla campagna Nazionale “Posto Occupato”, per sensibilizzare alla lotta contro il femminicidio anche per coloro che viaggiano sui mezzi pubblici. Nella giornata di oggi un posto sarà simbolicamente occupato in ricordo delle donne vittime di violenza: un adesivo sarà apposto su un sedile di tutti i bus delle linee 27/28 in circolazione e su tutti i bus delle nostre linee verrà indicato sul display la scritta: “1522 qui non c’è posto per la violenza”.

Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul bus, a scuola, nella società.

Come chiarisce l’amministratore delegato Giuseppe Basile: «Quelli di oggi sono simboli per tenere alta l’attenzione, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. I femminicidi sono su un fenomeno che è costantemente in crescita.

Gli atti di violenza non cessano, solo alcuni vengono all’attenzione dell’opinione pubblica, molto rimane sommerso. Sono fenomeni che entrano nelle famiglie, nei contesti amicali, quindi difficili da controllare. Atam ha posto una panchina rossa simbolo della lotta e ha anche messo simboli sui bus cittadini e promosso una raccolta fondi in forma anonima che destinerà ad una struttura che ospita ragazze madri e donne vittime di violenza».

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