domenica,Aprile 28 2024

Reggio, rifiuti al Rione G: c’era una volta un’ordinanza sindacale di pulizia…

I proprietari privati hanno solo apposto una rete metallica sulle mura decadenti della baracca. Gli animali, attratti dai rifiuti, restano impigliati e muoiono. Il consigliere comunale Pazzano: «Amministrazione inerte. Tutta la zona deve essere riqualificata»

Reggio, rifiuti al Rione G: c’era una volta un’ordinanza sindacale di pulizia…

Gatti, topi e anche uccelli morti e un conseguente cattivo odore insostenibile. Questo il degrado in cui affonda lo storico rione G, zona nord di Reggio Calabria. Nonostante gli impegni assunti dal Comune per intervenire sulle emergenze e nonostante esista un progetto di riqualificazione per risollevarne le sorti.

Risale allo scorso 27 giugno l’ordinanza sindacale con cui il Comune ordinava ai numerosi proprietari, non sempre reperibili, della baracca diroccata all’ingresso del rione divenuta una discarica a cielo aperto, di ripulire e bonificare.

Nessuna pulizia e nessuna bonifica

Si ordinava di «provvedere, a loro spese e cura, entro il termine di giorni 30 (trenta) dalla notifica della presente ordinanza, alla bonifica dell’immobile sito in omissis, mediante: rimozione e smaltimento presso uno o più impianti autorizzati dei rifiuti presenti nell’immobile
in questione, con produzione di idonea certificazione di avvenuto corretto smaltimento di quanto
conferito; disinfezione, disinfestazione e derattizzazione del sito in questione; attuazione di ogni possibile misura per inibire l’accesso da parte di estranei all’interno dell’immobile e il ripresentarsi dell’inconveniente igienico sanitario (…)».

Ciò avvertendo altresì che «nel caso di inottemperanza a quanto previsto dalla presente ordinanza, si procederà all’esecuzione d’ufficio in danno dei soggetti obbligati e al recupero delle somme anticipate da questa Amministrazione, nonché a presentare denuncia alla competente Autorità Giudiziaria, ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale».

Una rete-trappola

I proprietari, dopo il suddetto ordine del Comune, invece di ripulire e bonificare, hanno apposto una rete metallica sulle mura decadenti della baracca completamente priva di tetto, di fatto limitandosi a ottemperare solo parzialmente (e in modo inadeguato) all’ordine del Comune, inibendo l’accesso all’area. Il risultato ha peggiorato una situazione già grave. Gli animali, attratti dai rifiuti, restano impigliati e muoiono. Dunque, c’era un’ordinanza di pulizia e bonifica e adesso c’è una trappola per animali.

Il rione G non aveva certamente bisogno di questa ulteriore fonte di degrado, afflitto come ancora resta dalle problematiche ambientali, idriche e stradali, con baracche-discariche, perdite continue e asfalto dissestato.

Pazzano: «Il rione deve essere riqualificato al più presto»

«Continuo a seguire la vicenda – spiega il consigliere comunale Saverio Pazzano – attraverso contatti costanti con gli uffici. Purtroppo, però, dobbiamo registrare l’inerzia dell’amministrazione comunale. Anche in occasione delle riunione di commissione Assetto Territorio e dell’ultimo tavolo che avevo sollecitato, aveva preso degli impegni a breve e a lungo termine che non ha onorato.

È necessario intervenire sulle emergenze ma è necessario soprattutto dare un impulso chiaro e risolutivo al progetto di riqualificazione del rione nel suo complesso.

Concentrarsi su questa baracca-discarica risolverà solo in parte la situazione. Dobbiamo puntare sulla riqualificazione di tutto il rione per risolvere in modo definitivo tutte le annose emergenze. Mi impegno a continuare ad approfondire la questione degli espropri che con il rifinanziamento del progetto dovrebbero ripartire». Così conclude il consigliere comunale di Reggio Calabria, Saverio Pazzano.

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