venerdì,Aprile 26 2024

‘Ndrangheta, la “casa madre” è la provincia di Reggio Calabria: la mappa con tutti i clan

In quei territori è nata la criminalità organizzata calabrese e da lì ha esteso i suoi tentacoli. Nella relazione della Dia inchieste, processi e sequestri danno la misura del grado di pervasività dei clan reggini

‘Ndrangheta, la “casa madre” è la provincia di Reggio Calabria: la mappa con tutti i clan

di Francesco Altomonte e Vincenzo Imperitura – La casa madre della ‘ndrangheta è nella provincia di Reggio Calabria e nel suo capoluogo. In quei territori è nata la criminalità organizzata calabrese e da lì ha allargato i suoi tentacoli nel resto del mondo. Nella relazione semestrale della Diaquesta differenza rispetto ai clan degli altri territori calabresi è netta. La trattazione riservata ai tre mandamenti (Centro, tirrenico e ionico) è capillare e ricca di riferimenti storici e investigativi: inchieste, processi e sequestri effettuati solo negli ultimi tre anni danno la stura del grado di pericolosità e pervasività dei clan reggini.

Le pronunce giudiziarie e le analisi di settore degli ultimi anni confermano, quindi, una ripartizione delle aree di influenza della criminalità organizzata reggina secondo le macro-aree del mandamento centro che ricomprende la città di Reggio Calabria e le zone ad essa limitrofe, del Mandamento tirrenico che si estende sull’omonima zona tirrenica (La Piana di Gioia Tauro) e del Mandamento ionico, che insiste sulla fascia jonica la cosiddetta Montagna.

Reggio città e mandamento Centro

«Nella città di Reggio Calabria – scrivono gli investigatori della Dia – si conferma una certa stabilità degli assetti criminali verosimilmente in linea con la strategia di silente salvaguardia dei superiori interessi economici delle cosche. Tuttavia si ricorda come il 26 maggio 2021 sia occorso il tentato omicidio di un esponente di rilievo della cosca Tegano investito a forte velocità da un furgone poi datosi alla fuga. Gli approfondimenti investigativi scaturiti hanno condotto il 19 luglio 2021 all’esecuzione da parte della polizia di una misura cautelare emessa nell’ambito dell’operazione “Full Speed” nei confronti di 2 uomini riconducibili alla famiglia Molinetti ritenuti responsabili del tentato omicidio, nonché di ricettazione e danneggiamento aggravati dalle modalità mafiose».

La loro figura criminale era già emersa nell’ambito dell’operazione Malefix del 24 giugno 2020 che tra l’altro aveva dato conto «di una frizione all’interno della cosca De Stefano ad opera della predetta famiglia Molinetti nel quartiere Gallico».

Nel mandamento centro risultano egemoni le cosche Libri, Tegano, Condello e De Stefano come peraltro testimoniato da importanti e recenti pronunciamenti giudiziari. Al riguardo il 7 luglio 2021 nell’ambito del processo Meta (giugno 2010) la Corte d’Appello reggina ha pronunciato sentenza di condanna a carico di 5 imputati per un totale di 36 anni carcere. Si ricorda come il 23 giugno 2010 i carabinieri avevano eseguito l’arresto di 42 esponenti delle cosche Condello, De Stefano, Aalvaro, Italiano, Libri, Tegano accusati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento e turbativa d’asta. Nel medesimo contesto era stato effettuato il sequestro di beni per un valore stimato di 100 milioni di euro. Le indagini avevano dato conto delle sinergie operative tra le cosche Condello e De Stefano-Libri un tempo contrapposte accertandone la gestione unitaria degli affari illeciti».

E se, almeno all’inizio, era lo scalo di Gioia Tauro l’ingresso principale individuato per i carichi di polvere bianca, nel tempo altri porti come La Spezia e Rotterdam sono diventati altrettanto importanti. L’arresto a Joao Pessoa nello stato brasiliano di Paraiba, del super latitante Rocco Morabito, dopo 3 anni di latitanza dalla fuga rocambolesca dal carcere dove era stato rinchiuso, ha certamente rappresentato un duro colpo per le consorterie di ‘ndrangheta a cui è comunque rimasto il “rispetto” della controparte venditrice che gli consente di mantenere la leadership dei traffici tra Sud America e Europa. Continua a leggere su LaCnews24.it

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