venerdì,Aprile 26 2024

Reggio, nella palestra di Gallico gli 89 migranti sbarcati stamani dalla Rise Above – FOTO E VIDEO

L’imbarcazione bloccata al largo di Catania, ieri sera aveva avuto l’autorizzazione a dirigersi verso la città dello Stretto. Scesi dalla nave, le persone sono state trasferite presso la palestra della scuola dismessa di Gallico

Reggio, nella palestra di Gallico gli 89 migranti sbarcati stamani dalla Rise Above – FOTO E VIDEO

Allestita già dalle prime ore di stamattina la palestra della scuola media Umberto Boccioni di Gallico, a Reggio Calabria.

Il Comune, infatti, non ha potuto ancora mettere a punto il centro di prima accoglienza da realizzarsi con dei moduli abitativi. Si cerca ancora un terreno adeguato e che rispetti le prescrizioni di sicurezza.

Intanto nuovamente i locali della palestra della scuola dismessa nella periferia nord di Reggio Calabria a ospitare, questa volta, gli 89 migranti giunti stanotte a bordo della Rise Above della ong tedesca.

La nave di soccorso era tra le quelle bloccate ieri a largo di Catania, senza autorizzazione a entrare in porto, insieme alla Geo Barents e alla Humanity one.

L’autorizzazione è poi arrivata in serata dal Viminale ma solo per la Rise Above della ong tedesca Life line: a essa è stato consentito di sbarcare al porto di Reggio Calabria questa mattina.

I migranti

I migranti, accolti a Reggio Calabria, sono di varia nazionalità. Provengono prevalentemente dalla Costa d’Avorio e anche da Guinea, Tunisia, Egitto, Camerun, Burkina Faso, Liberia. Ci sono una quarantina di minori di cui 9 bambini. Tra questi quattro hanno meno di due anni.

Dopo lo sbarco e la prima assistenza, subito il trasferimento verso la palestra scolastica di Gallico. Qui sono adesso in corso le attività di identificazione svolte dalla questura.

La scelta del ministro Piantedosi

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha spiegato di aver autorizzato solo l’imbarcazione della ong tedesca perché essa si è subito interfacciata con il centro di soccorso. All’equipaggio, tuttavia, stamattina non è stato consentito di scendere all’imbarcazione.

Continuano a dividere e a destare tensioni gli sbarchi dei migranti e questi ultimi fatti di cronaca tracciano certamente l’impronta (già annunciata) del governo Meloni che si conferma intransigente. Umanità e fermezza le parole chiave.

Dal canto loro le ong rivendicano il dovere/diritto al soccorso a chi rischi la vita in mare e, per conto dei migranti, il diritto a chiedere asilo, come da convenzioni internazionali. Accusano l’Italia di violare i diritti umani e annunciati ricorsi.

Muro contro muro

Il Viminale assicura assistenza ai migranti rimasti a bordo delle navi non autorizzate allo sbarco. Non mancano tensioni. Un muro contro muro che è segno di una politica migratoria incentrata su un’accoglienza controllata e distribuita. Un segnale anche all’Europa, affinché apra le frontiere. Il dovere di accogliere riguarda tutti i paesi dell’Unione Europea, non solo quelli di frontiera come l’Italia.

Al rientro dall’Egitto, dunque, ad attendere premier Giorgia Meloni già un dossier sui migranti.

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