martedì,Aprile 30 2024

Reggio, il Tar boccia il concorso interno della Metrocity: il caso finisce in Procura

Si trattava di una procedura per progressione verticale per 6 posti nel profilo professionale “Specialista Area Amministrativa”

Reggio, il Tar boccia il concorso interno della Metrocity: il caso finisce in Procura

Giunge a conclusione la vicenda giudiziaria che ha visto interessata la Città Metropolitana di Reggio Calabria nell’ambito di un complesso contenzioso proposto da un dipendente a seguito della procedura concorsuale per progressione verticale indetta nell’aprile del 2021 e finalizzata alla selezione interna, per titoli ed esami per la copertura di 6 posti nel profilo professionale “Specialista Area Amministrativa”.

Il ricorso

Il ricorso, proposto dal dipendente risultato non vincitore, dinanzi al Tar di Reggio Calabria, e patrocinato dagli avvocati Michela Catanese e Federica Maria Anna Morabito, e finalizzato ad ottenere l’annullamento della procedura in ragione della mancanza in capo ad una dipendente risultata vincitrice del requisito di ammissione nonché per la operata evidente inversione delle fasi procedimentali così come tassativamente scandite dal bando medesimo , si è concluso con sentenza di accoglimento.

Le motivazioni

Il Tar reggino infatti «non solo ha invalidato la procedura – come dichiarano gli avvocati – ritenendo che difettasse in capo ad uno dei candidati ammessi (poi risultato vincitore) il possesso del requisito di ammissione previsto dal bando, ma ha altresì ordinato la trasmissione degli atti alla competente Procura della Repubblica per quel che riguarda l’inversione delle fasi procedimentali così come tassativamente scandite dal bando di concorso. Il Collegio giudicante ha rilevato che «il principio per cui alla valutazione dei titoli debba procedersi in un momento antecedente alla valutazione delle prove è finalizzato ad evitare che il punteggio attribuito per i titoli stessi possa essere condizionato dalla previa conoscenza del risultato delle prove precedenti».

La posizione del Tar

«Nella vicenda in esame – chiarisce ancora il Tar reggino – non solo la commissione aveva proceduto alla valutazione dei titoli dei candidati ad oltre un mese dalla correzione degli elaborati, ma solo dopo tale correzione ha individuato i criteri di valutazione dei curricula dei candidati ribaltando il principio generale per cui è necessario predeterminare tali criteri di valutazione in un momento antecedente alla valutazione delle prove, onde evitare che il punteggio attribuito per i titoli stessi possa essere condizionato dalla previa conoscenza del risultato delle prove precedenti».

In Procura

«Alla luce della riscontrata violazione delle citate disposizioni di legge – ribadiscono gli avvocati – e di regolamento, il Collegio ha infine ritenuto di dover disporre la trasmissione del presente provvedimento alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria per le valutazioni di propria competenza. Pronuncia, dunque, pienamente satisfattiva delle censure vantante dal dipendente ricorrente e della sua difesa che, finalmente, ha reso giustizia in ordine ad una procedura condotta in modo certamente poco chiaro dall’Ente Città Metropolitana».

Articoli correlati

top