sabato,Aprile 27 2024

Reggio, la Fp Cgil denuncia il comportamento antisindacale della Camera di Commercio

Il sindacato: «In seno all’Ente, nonostante i tentativi della scrivente, non si riescono ad instaurare
adeguate relazioni sindacali»

Reggio, la Fp Cgil denuncia il comportamento antisindacale della Camera di Commercio

«La Fp Cgil, impegnata da più di un anno nella risoluzione di problematiche inerenti il personale della Camera di Commercio di Reggio Calabria, ad oggi ancora irrisolte, non può che notiziare in merito ai fatti accaduti e che, nonostante le segnalazioni dell’O.S., continuano a persistere all’interno dell’Ente».

È quanto denunciano in una nota il segretario Generale Fp Cgil Reggio Calabria, Francesco Callea, e la segretaria Fp Cgil Reggio Calabria Francesca Galatti.


«In seno all’Ente, purtroppo, nonostante ripetuti tentativi della scrivente non si riescono ad instaurare
adeguate relazioni sindacali
. Esempio lampante è dato dall’assoluta discrezionalità dell’Ente nel
decidere quali atti possano essere messi a conoscenza
dell’O.S. e quali no, contravvenendo,
conseguentemente, all’art. 4 del CCNL 2019/2021.


Il Segretario Generale avocando a sé qualsivoglia decisione finanche la gradazione delle indennità
del personale, senza tenere in alcuna considerazione le proposte delle E.Q. (elevate qualificazioni),
assegnatarie degli obiettivi alle proprie risorse e preposte al loro monitoraggio costante, sminuisce
le uniche professionalità in grado di relazionare nel merito. Tale modus operandi produce i suoi
effetti nefasti anche, a nostro avviso, su una corretta adozione dei parametri posti alla base delle
valutazioni del personale», proseguono Francesco Callea e Francesca Galatti.


«Anche il perdurare di mancate risposte a note presentate, perché ritenute non di prioritaria
importanza, denotano l’inidonea conoscenza del diritto sindacale.
Ricordiamo all’Amministrazione, altresì, che lo scorso dicembre si è tenuto uno sciopero unitario
che ha registrato un’ampissima partecipazione
, ed è, ad oggi, ancora sospeso lo stato di agitazione
del personale
per le mancate risposte sulla programmazione del Fabbisogno del Personale
2023/2025, che potrebbe modificare la struttura dell’Ente con notevoli benefici in qualità di
erogazione di servizi e riconoscimenti professionali considerato l’eccessivo carico di lavoro
registrato e il conseguente cumulo di ritardi e stress correlato come emerso dalle ultime
rilevazioni.


Ma l’elemento che ci fa riflettere e ci porta ad esternare tali problematiche è quello del non doverci
“permettere” di entrare nel merito di tali decisioni, come se non fosse insito nell’espletamento del
mandato sindacale, a tutela dei lavoratori, chiedere e pretendere l’applicazione di norme
contrattuali nel pieno rispetto dei ruoli e delle competenze», proseguono ancora Francesco Callea e Francesca Galatti.


«Ed è proprio in tal senso che si muove il Segretario Generale, che a fronte di una notevole mole di
lavoro, adotta una disposizione, finalizzata all’utilizzo, per la maggior parte dell’orario di lavoro,
di una dipendente in un ufficio diverso da quello ricoperto da anni con risultati notevoli.

“Casualmente”, la dipendente in questione, riveste il duplice ruolo di RSU e di Dirigente Sindacale
della Fp Cgil.


Per questa ed altre innumerevoli ragioni la Fp Cgil non ha avuto altra possibilità che ricorrere
all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 28 della L. 300/70 per comportamento antisindacale.


La Fp Cgil, per natura, non agisce per mere situazioni personali ma per il giusto riconoscimento
dei diritti dei lavoratori
e se ciò non è compreso o accettato dall’Ente questo non può che renderci
ancora più determinati nel chiedere maggiore trasparenza su quanto ruota attorno a decisioni, atti
e disposizioni che incidono sulla vita lavorativa dei dipendenti tutti», concludono il segretario Generale Fp Cgil Reggio Calabria, Francesco Callea, e la segretaria Fp Cgil Reggio Calabria Francesca Galatti.

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