domenica,Aprile 28 2024

Reggio, omicidio alla stazione di servizio: è Francesco Sapone l’assassino

L'uomo è stato arrestato a Motta San Giovanni ieri pomeriggio

Reggio, omicidio alla stazione di servizio: è Francesco Sapone l’assassino

Dopo una giornata di indagini e ricerche la polizia ha arrestato il pregiudicato Francesco Sapone classe 81. L’uomo si era dato alla fuga ieri dopo aver travolto e ucciso un giovane marocchino. Un ragazzo di 27 anni Moussine El Rhannaoui La sua corsa si è conclusa ieri pomeriggio a Motta San Giovanni dove gli uomini della polizia di Stato lo hanno fermato.

L’uomo dovrà rispondere dell’omicidio efferato avvenuto tra Pellaro e Bocale nella colonnina di benzina Q8. Il folle gesto, che come confermato dalle prime ricostruzioni, è stato compiuto dal 42enne sotto i fumi dell’alcool, ha visto un ragazzo perdere la vita e un ferito. Adesso non resta che attendere una ricostruzione completa per comprendere i futili motivi che avrebbero portato a consumare l’ennesimo fatto di sangue. 

La vittima

Moussine El Rhannaoui è deceduto poco dopo il ricovero nell’ospedale di Reggio Calabria. Il giovane, a causa dell’impatto con l’automobile guidata dal 42enne che lo ha investito. aveva riportato lesioni interne molto gravi. La persona che è rimasta ferita è di nazionalità italiana.

Il personale della Squadra mobile di Reggio Calabria, diretta da Alfonso Iadevaia, ha effettuato, insieme alla Polizia scientifica, i rilievi sul luogo in cui il giovane straniero e la persona che era insieme a lui sono stati investiti. icostruita la dinamica dei fatti anche attraverso le immagini riprese dalle telecamere installate nell’area della stazione di servizio.

L’omicida

Secondo quanto si è appreso, inoltre, l’omicida sarebbe noto agli investigatori per le sue frequentazioni con persone legate alla criminalità organizzata. Su quanto è accaduto la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri, ha aperto un’inchiesta. Il sostituto procuratore di turno, Lucia Spirito, ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima.

I poliziotti, nell’ambito delle indagini, si sono presentati a casa di Francesco Sapone ed hanno sentito la moglie dell’uomo anche per acquisire informazioni sulla sua personalità che possano fornire una spiegazione al suo comportamento. L’omicida, tra l’altro, è persona nota alle forze dell’ordine perché ritenuto vicino ad alcune cosche di ‘ndrangheta di Pellaro, ed in particolare ai Ficara-Latella.

Nel 2011, tra l’altro, fu arrestato nell’ambito dell’operazione, denominata “Reggio Sud”, contro la ‘ndrangheta. Condannato in primo grado a 8 anni di reclusione, con l’accusa di essere l’armiere della cosca, fu assolto in appello. Quattro anni prima era stato già arrestato perché durante una perquisizione gli erano state trovate in casa alcune armi, oltre ad un “rituale” di affiliazione alla ‘ndrangheta.

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