sabato,Aprile 27 2024

Villa San Giovanni, sequestrati 1.600 chili di prodotti ittici

Nei confronti del conducente dell'automezzo, 25enne residente in provincia di Palermo, nonché della titolare della ditta proprietaria del carico, è stato elevato un verbale di contestazione di illecito amministrativo di 4.500 euro

Villa San Giovanni, sequestrati 1.600 chili di prodotti ittici

Militari della Capitaneria di porto e Guardia costiera di Reggio Calabria, insieme a personale della Polizia stradale di Reggio Calabria, hanno sequestrato 1.600 chilogrammi di prodotti ittici con un valore commerciale stimato al dettaglio di oltre 35.000 euro.

Nel corso di controlli nel porto di Villa San Giovanni, su automezzi che trasportano pesce tra la Calabria e la Sicilia, sono stati trovati i chili di pesce – 1.500 di tonno rosso, esemplari di particolare pregio ed assoggettati ad una rigorosa normativa di tutela nazionale e comunitaria, e 140 di nasello. I prodotti sono stati trovati stoccati alla rinfusa ed in parte all’interno di cassette in polistirolo, privi di documenti di tracciabilità, all’interno della cella frigo di un automezzo gestito da una ditta individuale siciliana, in transito nel porto di Villa San Giovanni ed in procinto di imbarcarsi su un traghetto diretto a Messina.

Dopo essere stato sottoposto ad una prima verifica da una pattuglia della Polizia stradale, durante un ordinario posto di controllo, il mezzo “sospetto” è stato ispezionato nei locali della Capitaneria di porto dove i militari, avvalendosi del servizio veterinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, ai prescritti accertamenti. L’esito ha rivelato la totale assenza della documentazione obbligatoria per legge, finalizzata ad assicurare la rintracciabilità dei prodotti della pesca in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione.

Nei confronti del conducente dell’automezzo, 25enne residente in provincia di Palermo, nonché della titolare della ditta proprietaria del carico, è stato elevato un verbale di contestazione di illecito amministrativo di 4.500 euro. Tutti gli esemplari sequestrati, dichiarati non idonei al consumo umano dal veterinario intervenuto, sono stati avviati alla distruzione e allo smaltimento (immagine di repertorio).

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