lunedì,Maggio 6 2024

Coronavirus, l’Organizzazione mondiale della Sanità dichiara la pandemia

Dopo aver provocato oltre quasi 120mila contagi in più di 90 paesi in tutto il mondo, gli esperti richiedendo una serie di misure anche drastiche, come lo stop alle attività produttive e i limiti alla circolazione anche via terra

Coronavirus, l’Organizzazione mondiale della Sanità dichiara la pandemia

Una notizia che crea ulteriore allarme. Arriva la dolente conferma: l‘Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato “pandemia” l’emergenza Coronavirus, spiegando che nelle ultime due settimane i casi fuori dalla Cina sono aumentati di 13 volte. L’infezione si è diffusa in oltre novanta paesi, per un bilancio totale, aggiornato ad oggi – 11 marzo – di 119.711 contagiati e 4.350 morti, di cui oltre 600 anche in Italia.

Dati che non possono far altro che richiedere misure ancor più drastiche. I singoli stati devono fare un passo indietro e a dettare il passo adesso sarà dell’Oms per impedire che il nuovo virus dilaghi ulteriormente.

Gli esperti potranno, infatti, richiedere una serie di misure anche drastiche, come lo stop alle attività produttive e i limiti alla circolazione anche via terra. Provvedimenti che potrebbero essere applicati in primis proprio nel nostro Paese, il terzo per numero di contagi dopo la Cina e la Corea del Sud.

Differenza tra epidemia e pandemia

Pandemia, questo è il termine che speravamo tutti di non dover mai associare al Coronavirus. Con pandemia si intende la diffusione di una malattia infettiva in più paesi o continenti, ponendo in questo modo una seria minaccia a una grande fetta di popolazione mondiale. Proprio le pandemia influenzali sono quelle più preoccupanti e che possono manifestarsi in qualsiasi momento. Il termine viene da pan-demos, tutto il popolo, e indica una diffusione incontrollata della malattia. È ciò che si sta cercando di evitare con il Coronavirus controllando e mettendo in quarantena ogni caso accertato e sospetto. In questo modo, a differenza di quanto succede con una pandemia influenzale, ogni caso è isolato e i numeri sono contenuti.

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