Coronavirus, Aldo Alessio “blinda” Gioia Tauro. Chiuse anche le edicole
Il provvedimento del primo cittadino dopo il proliferare dei casi nei territori vicini. Divieto di entrate e uscita se non per motivi indifferibili. Insorge il Sindacato dei giornalisti
Anche Gioia Tauro corre ai ripari per cercare di arginare il propagarsi del coronavirus. Il caso di Rosarno di ieri, dove è stato riscontrato il caso di positività sul territorio, ha fatto accelerare le misure da parte dei primi cittadini della Piana e Aldo Alessio, sindaco della città del porto, ha emesso un’ordinanza che va proprio in questa direzione. Anche per far fronte, come spiega il primo cittadino, al mancato rispetto delle prescrizioni da parte di numerosi cittadini.
Alessio, infatti, ha disposto
il divieto degli spostamenti in entrata e uscita dal comune se non per
motivi sanitari, lavorativi o urgenti. Prevista inoltre la chiusura di tutte le
attività commerciali, industriali, edili, compresi tabaccai, edicole, forni e
panetterie dalle ore 14 alle 7 del mattino. Potranno lavorare dalle ore 7 alle
14.
La chiusura e sospensione nei giorni festivi di tutte le attività senza nessuna
eccezione, fatta salva l’attività della farmacia di turno e dei servizi di
ristorazione svolti a domicilio.
Chiuse, dunque, anche le edicole. In contrasto con le disposizioni governative, almeno secondo quanto sostiene il Sindacato dei giornalisti che ha chiesto l’intervento del governo.