lunedì,Aprile 29 2024

Ponte sullo Stretto, Saccomanno: «Corteo di Messina pesante fallimento»

Il commissario regionale della Lega: «I tantissimi “no” della sinistra sono la dimostrazione più concreta del fallimento della loro politica»

Ponte sullo Stretto, Saccomanno: «Corteo di Messina pesante fallimento»

«Annunciato come chissà quale imponente manifestazione di contrasto al Ponte si è dimostrata, invece, come un flop millenario! Pochissima gente e di estrazione sinistrosa che hanno lanciato slogan inconsistenti dimostrando di non conoscere assolutamente le vere dinamiche dell’intervento. Li inviterei ad informarsi meglio e, quindi, ad essere ben consapevoli che il ponte è un momento centrale di interventi di grande valenza per la crescita del territorio».

Così il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno che aggiunge «A partire dall’alta velocità, che finalmente potrà congiungere Roma-Palermo in poche ore, a finire alla sistemazione del piano viario che presenta gravissime carenze. In conclusione, si può ben dire, che il ponte è un attrattore di sviluppo delle aree e, quindi, una modalità concreta per una crescita della Calabria e della Sicilia, che finora sono state pesantemente abbandonate da una politica che ha sempre negato le sfide internazionali sulle nuove tecnologie per la costruzione di un nuovo meridione. I tantissimi NO della sinistra sono la dimostrazione più concreta del fallimento della loro politica e della grave responsabilità che si sono assunti nei tantissimi anni di disastroso governo, che ha reso l’Italia debole e insufficiente nei bisogni primari. Una debacle che è costata moltissimo agli italiani, specie nel campo dell’energia e delle infrastrutture.

Se oggi i prezzi del gasolio, della benzina, del gas, dell’energia elettrica, ecc., sono schizzati tanto in alto, peggiorando i costi familiari, la responsabilità è unicamente di quella sinistra che ha sempre detto, inspiegabilmente, NO all’uso dei pozzi, alle centrali nucleari, ai rigassificatori, ecc. Ebbene, quel tempo è terminato, anche se ha lasciato sul campo macerie irreparabili, che ora stanno bloccando una possibile crescita dell’Italia che, con fatica, e grazie alla concretezza e lungimiranza del ministro Salvini, potrà ripartire e cominciare a dare speranza ai tanti giovani che son dovuti scappare dalla nostra terra».

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