martedì,Aprile 30 2024

Mettiamoci comodi, il mistero dei divieti Anac fa diventare la giunta di Reggio un cinepanettone

La formazione dell'esecutivo sta diventando un film nel film: appena nominata la segretaria generale si è messa subito a lavoro per risolvere questioni di grande importanza riguardo all'organo comunale

Mettiamoci comodi, il mistero dei divieti Anac fa diventare la giunta di Reggio un cinepanettone

È un puzzle sempre più chiaro quello che si sta delineando per le vicende della nuova giunta a palazzo San Giorgio. A un mese e una decina di giorni dal ritorno del sindaco Giuseppe Falcomatà ancora oggi sono in corso appuntamenti chiarificatori coi partiti. Un cambiamento prima solo sussurrato, quando non si conosceva l’esito della decisione della Cassazione. Poi gridato ai quattro venti: come desiderio del sindaco di ripartire con nuovi “musicisti”. Di stamattina alcuni incontri con le forze politiche del centrosinistra.

In questi giorni non è accaduto nulla. Partiamo allora da chi è parte integrante della vicenda. Lo scorso 30 novembre, il primo tassello va al suo posto: come vi abbiamo raccontato in anteprima c’è stata la nomina di Antonia Criaco a Segretario generale del Comune. Nomina formalizzata con decreto dal vicesindaco Paolo Brunetti. La nuova segretaria prende il posto di Maria Riva che nel mese di luglio 2023 ha lasciato la città dello Stretto per un altro incarico. Nelle more le funzioni erano state svolte dal vice segretario generale Iolanda Mauro.

L’Anac

Il nuovo segretario, sin da momento della nomina, ha avuto un bel da farsi. Riuscire a interpretare la norma sulla presidenza vacante della commissione Bilancio, che ha portato finalmente ad una convocazione dell’organo e all’approvazione, sabato scorso, del bilancio consolidato.

Ma il compito più importante affidatole è stato un altro. Come ricorderete a gennaio 2023 avevamo spiegato che il sindaco, una volta finita la sospensione a seguito dell’applicazione della legge Severino, riappropriandosi della sua carica, per tre mesi non avrebbe potuto procedere alle nomine di sua competenza. A decretarlo era stato il responsabile della prevenzione della corruzione di Palazzo San Giorgio, a seguito della procedura che era stata avviata dall’Autorità nazionale anticorruzione conclusasi a luglio 2022.

A finire nel mirino dell’Anac, la nomina dell’avvocato Giulio Tescione alla guida della società partecipata Hermes. Provvedimento che era stato giudicato anomalo dal consiglio dell’Autorità, dal momento che lo stesso Tescione sarebbe stato incompatibile, in quanto in passato aveva ricoperto altri incarichi. Secondo l’Anac, con la sua nomina «è stata disattesa la disposizione dell’art. 7, co 2, lett D», circa il conferimento degli incarichi di consigliere delegato e amministratore delegato, in quanto «a coloro che sono stati i presidenti e amministratori delegati di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di Province e Comuni e loro forme associative della stessa regione, non possono essere conferiti incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico da parte di una provincia di un comune con popolazione a 15. 000 superiore a 15. 000 tanti o di una forma associativa del comune aventi la medesima popolazione l’autorità».

Il nuovo segretario comunale

Alla segretaria Criaco toccherà stabilire se questo divieto riguarda anche i decreti di nomina degli assessori. L’Anac non stabilisce per quali atti di preciso ci sia il divieto che riguardo in toto un atto tipico (il decreto appunto). Quindi, in teoria, non solo i decreti di nomina alla partecipate o dei dirigenti, ma anche gli assessori vengono nominati con decreto. Alla segretaria toccherà sciogliere un nodo non da poco. Che tra l’altro fa venire il dubbio che il primo cittadino se la sia presa comoda per questo motivo. Nel caso in cui il divieto dovesse riguardare ogni tipo di decreto, fino al 25 gennaio l’attuale giunta potrà proseguire col suo lavoro.

La giunta e la firma di Brunetti

E, nel caso in cui vi fosse davvero divieto fino al 25 gennaio, se le firme ai decreti di nomina degli assessori le mettesse Brunetti? Ipotesi poco credibile. Far nominare una nuova giunta da un vice che non è nemmeno del Pd sarebbe una brutta botta. In ogni caso meglio sarebbe se il sindaco approfittasse di questo mese e mezzo per fare le sue valutazioni e per non interrompere iter, in settori chiave (come il bilancio) che necessitano di continuità, soprattutto nei momenti topici dell’anno, per evitare altri ritardi.

Quindi in attesa della decisione della segretaria generale, mettiamoci comodi, perchè il cinepanettone è servito.

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