lunedì,Aprile 29 2024

Reggio, piani terapeutici difficili da rinnovare all’Asp: lunghe attese e ospedali sovraccarichi 

Tra le patologie che al momento non possono essere trattate, almeno per gli eventuali “nuovi” casi, rientrano problematiche gravi e impegnative

Reggio, piani terapeutici difficili da rinnovare all’Asp: lunghe attese e ospedali sovraccarichi 

A Reggio Calabria torna a far discutere la gestione di un sistema sanitario che, questa volta, sta colpendo pazienti particolarmente fragili. Continuano, infatti, a giungere numerose segnalazioni all’Ufficio del Garante della Salute della Regione Calabria, da parte di cittadini della provincia reggina che lamentano difficoltà nel rinnovo dei piani terapeutici. 

L’origine dei disagi

Una prassi che, se macchinosa come lamentato dai pazienti reggini, causa un conseguente sovraccarico di richieste a carico degli ospedali, in primis il Gom di Reggio Calabria.

Tutto avrebbe origine dal DCA N.36/2023 con il quale la Regione Calabria ha limitato la prescrizione dei piani terapeutici agli specialisti dipendenti che operano presso gli ambulatori specialistici territoriali.

Questo non ha fatto altro che generare un enorme disagio per i cittadini costretti a lunghe file negli ospedali. Tra le segnalazioni raccolte si parla, in alcuni casi, addirittura di un anno di attesa per accedere ad una prestazione.

La burocrazia dietro la salute

La solita burocrazia farraginosa che continua a pesare pesantemente sulle esigenze sanitarie che, invece, tempo non hanno. La Regione Calabria, da un lato, è in attesa di ricevere da parte della Direzione generale/aziendale l’elenco degli specialisti ambulatoriali convenzionati da abilitare. E i relativi farmaci per cui si richiede l’abilitazione. Nominativi che, secondo quanto riferito dall’Asp, già in passato disponevano dell’autorizzazione da parte dello stesso dipartimento. 

Dall’altro, l’Azienda, che secondo quanto riferito dal Dipartimento, avrebbe proceduto a trasmettere solo parzialmente, privo delle informazioni necessarie e indispensabili richieste dal settore regionale, nel mese di dicembre, questo elenco. A firma del Direttore del Distretto e non da parte della Direzione generale, per come richiesto.

Tentativi vani

Nonostante l’Azienda Sanitaria, per venire incontro ai pazienti, ha proceduto a prorogare per ben due volte, la validità dei piani terapeutici, questa validità non ha, però, effetto sui “nuovi” pazienti. E neanche sui soggetti non trasportabili che non possono accedere allo stato alle terapie perché le visite domiciliari sono effettuate solo dagli specialisti ambulatoriali interni. 

Tra le patologie che al momento non possono essere trattate, almeno per gli eventuali “nuovi” casi, rientrano problematiche gravi e impegnative. Anche con implicazioni sociali, quali ad esempio lo scompenso cardiaco, la fibrillazione atriale per evitare trombosi, la cardiopatia ischemica. Le dislipidemie con caratteristiche particolari, le cheratosi attiniche, la psoriasi moderata e severa.

La garante Stanganelli ha già preso in carico la problematica. Ha sollecitato sia per le vie brevi che per iscritto le autorità sanitarie per conoscere quali iniziative, azioni, ciascuno per le proprie competenze, vogliano intraprendere. E comprendere se abbiano messo in campo per garantire l’accesso alle cure dei pazienti.

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