Coronavirus a Reggio Calabria. Appello al sindaco per fermare sfratti e sgomberi
La richiesta arriva dalle associazioni ed i movimenti dell’Osservatorio sul disagio abitativo rivolta al Presidente della Corte di Appello Gerardis, al Prefetto Mariani, al sindaco ed a tre dirigenti del Comune di Reggio Calabria
«In questo momento di gravissima emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus, è urgente che le Istituzioni sospendano, nel territorio Metropolitano, tutte le esecuzioni di sfratti e sgomberi programmate nelle prossime settimane per famiglie a basso reddito e senza dimora».
È questa la richiesta che le associazioni ed i movimenti dell’Osservatorio sul disagio abitativo hanno trasmesso via pec al Presidente della Corte di Appello, L. Gerardis, al Prefetto M. Mariani, al sindaco ed a tre dirigenti del Comune di Reggio Calabria.
«Data la situazione di emergenza e la necessità di fermare il diffondersi del contagio da Coronavirus, applicando le disposizioni del Governo, è necessario evitare che in questi giorni finiscano sulla strada le famiglie più vulnerabili.
L’esecuzioni di sfratti e sgomberi di nuclei familiari a reddito basso o nullo, in questo momento specifico, sommerebbe all’ingiustizia sociale l’esposizione ingiustificata al contagio anche il resto della comunità. L’esecuzione di sfratti e sgomberi è oggi un’operazione del tutto contraria alla disposizione del Governo di quarantena diffusa che l’intera comunità sta cercando di applicare con grande spirito di sacrificio.
In questo momento anche gli eventuali provvedimenti di inserimento delle famiglie sfrattate in comunità di accoglienza, che per mancanza di posti spesso vengono disposti fuori dal territorio provinciale, costituirebbero un’azione a rischio contagio e quindi sarebbero contrari alla disposizione che impone la permanenza all’interno dei confini comunali e nella propria abitazione.
Passata questa emergenza sanitaria l’esecuzione degli sfratti e degli sgomberi dovrebbero trovare con i Comuni un’adeguata soluzione abitativa per le famiglie fragili attraverso l’enorme numero di alloggi vuoti esistenti nella città di Reggio Calabria .
Intanto queste operazioni vanno sospese e per questo nella richiesta trasmessa alla Corte di Appello e alla Prefettura viene citata, a titolo esemplificativo, una delle famiglie con tre minori per la quale il 20 marzo 2020 è programmata l’esecuzione dello sfratto. Chiaramente la richiesta riguarda tutte le famiglie in condizioni disagiate, senza reddito e senza casa, per le quali sono programmate nelle prossime settimane nel territorio provinciale le esecuzioni di sfratto o di sgombero.
La richiesta di sospensione, avanzata in altre regioni dal Sindacato nazionale Unione Inquilini e da altri soggetti Sindacali, è stata già accolta e applicata dalle Corti di Appello e dalle Prefetture di Milano, Modena, Torino, Padova, Firenze e dalla gran parte dei territori della Regione Toscana. È stata accolta in applicazione del DPCM 11 marzo 2020, di quello precedente e di tutti gli altri provvedimenti anche a livello locale assunti per contrastare il contagio da Covid-19.
Pertanto, siamo certi che anche la Corte di Appello e la Prefettura di Reggio Calabria, nelle persone del Presidente Luciano Gerardis e del Prefetto Massimo Mariani, provvederanno con senso di responsabilità e umanità nei prossimi giorni a sospendere l’esecuzione di sfratti e sgomberi».