venerdì,Maggio 3 2024

Elezioni Reggio, la Tortorella incontra De Masi: «L’imprenditoria sana va sostenuta»

Continua il tour della città del Patto civico che questa volta si è occupato del rilancio del territorio partendo dalle esperienze sane e da proposte innovative

Elezioni Reggio, la Tortorella incontra De Masi: «L’imprenditoria sana va sostenuta»

Il laboratorio Patto civico continua la campagna elettorale a sostegno della candidata a sindaco di Reggio Calabria Maria Laura Tortorella.

Proseguono gli incontri che sono vissuti come «occasioni finalizzate a conoscere le singole realtà locali ed ad ascoltare i bisogni dei cittadini, soprattutto dei quartieri più periferici, che spesso sono stati messi ai margini dell’attenzione, se non addirittura dimenticati, dall’amministrazione comunale.

Il Patto Civico si propone di ripartire dalle realtà più trascurate e problematiche per realizzare il riscatto di Reggio Calabria insieme e con il contributo fattivo e determinate di tutte le sue componenti e rendendo i cittadini protagonisti della gestione della cosa pubblica.Il 26 luglio e il 26 agosto si sono tenuti due incontri ad Arghillà, il 20 agosto ad Archi, il 21 agosto a Pellaro ed il 27 agosto al rione Sbarre. In particolare sia ad Arghillà che a Sbarre la presenza di Comitati di Quartiere, già positivamente attivi sul territorio, ha facilitato il confronto consentendo di raccogliere disagi e proposte.

Tutti i suggerimenti emersi durante gli incontri sono diventati parte integrante del programma del Patto Civico e ieri la Tortorella ha voluto incontrare gli imprenditori reggini per parlare del futuro di Reggio approfondendo i tempi relativi all’impresa e il commercio. Ad ospitare l’incontro è stata, non a caso, l’Accademia di Filippo Cogliandro ed è intervenuto l’imprenditore Nino De Masi che ha illustrato la proposta “No tax area”.

«Nino de Masi è un imprenditore che rappresenta l’orgoglio della Calabria – ha esordito la Tortorella – che con la sua esperienza sta arricchendo la nostra terra non solo perché anche lui ha denunciato ma perché fa innovazione nella sua impresa. Anche durante la chiusura per via del Covid ha cercato di riconvertire per dare una mano al territorio.

Come laboratorio Patto civico siamo convinti che Reggio Calabria può ripartire da un’economia circolare, può cercare di risolvere i problemi del territorio investendo proprio sulle sue eccellenze imprenditoriali e sul lavoro. Spesso abbiamo parlato della difficoltà di fare impresa a Reggio e dei giovani di rimanere e credere in questo territorio, per questo crediamo che un ente, un comune anche in questo debba offrire delle opportunità anche quando non ci sono fondi disponibili.

Sappiamo bene che il comune di Reggio ha una grave situazione debitoria ma può comunque e deve creare opportunità per il territorio. Riteniamo che vada riscoperta l’imprenditoria reggina e sostenuta con forza. Bisogna fare rete tra le istituzioni e l’imprenditoria sana, tra le associazioni e i cittadini. Solo così si può ripartire e creare nuove opportunità per questa terra. De Masi ha proposto la “no tax area” e siamo convinti che questa proposta vada ascoltata e compresa per comprendere quale benefici possa portare. Si deve conoscere per poter sostenere e appoggiare l’innovazione».

Sondaggi

E sull’argomento sondaggi il Patto civico ha le idee ben chiare: «Con l’approssimarsi delle consultazioni elettorali da qualche giorno sono cominciati a circolare pseudo-sondaggi sulle intenzioni di voto. Premesso che ognuno è libero di immaginare come meglio crede il risultato elettorale, va comunque rilevato che eventuali esercizi estemporanei di questa o quella testata giornalistica piuttosto che di un sito web o un gruppo Facebook, non hanno alcun valore ai fini della determinazione delle intenzioni di voto.

I sondaggi elettorali sono una cosa seria e, per essere attendibili e non fuorvianti o tendenziosi, devono essere effettuati da istituti demoscopici che rispettino gli standard di attendibilità del campione, che deve essere scelto secondo determinate regole e seguendo precisi dettami. Il semplice like di parenti, amici e sostenitori sul nome del preferito non può essere in alcun modo ritenuto un indicatore attendibile né, tantomeno, un sondaggio elettorale!

Ma la pubblicazione di falsi sondaggi potrebbe, invece, influenzare in modo subdolo le scelte degli elettori inducendo in loro convincimenti non realistici. Per questo è opportuno che i sondaggi siano effettuati rispettando tutti i canoni di serietà e attendibilità del campione e che indichino a margine del risultato il soggetto che ha realizzato il sondaggio ed il committente, il periodo in cui è stato realizzato il sondaggio, la popolazione di riferimento e l’estensione territoriale del sondaggio, il metodo di raccolta e quello di campionamento delle informazioni, la consistenza numerica del campione di intervistati. Senza questi requisiti non si tratta di sondaggi ma di informazioni tendenziose e fuorvianti».

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