mercoledì,Maggio 8 2024

Elezioni a Reggio Calabria, Serranò: «Rilanciare la produzione artistica e culturale in città»

Il candidato al consiglio comunale nella lista Patto Civico: «La nostra città assetata di bellezza e stupore»

Elezioni a Reggio Calabria, Serranò: «Rilanciare la produzione artistica e culturale in città»

«Da più parti ci è pervenuta la richiesta di espressione delle nostre posizioni riguardo la produzione artistica e culturale della città, ricca di associazioni e persone che si spendono anche gratuitamente per un settore che versa da svariati anni in condizioni di crisi, aggravata ulteriormente dall’attuale pandemia». Così in una nota Laura Serranò, candidata al consiglio comunale di Reggio Calabria nella lista Patto Civico.

«Abbiamo sempre pensato che una ricca offerta culturale e la possibilità di poterne fruire da parte di cittadini e turisti sia fondamentale per la fioritura di Reggio Calabria. È impensabile che in una città in cui vi sono delle istituzioni storiche, come il Conservatorio di Musica Francesco Cilea, l’Accademia di Belle Arti, la facoltà di Architettura, in cui operano professionisti di alto livello, non esistano alternative la domenica pomeriggio alla passeggiata sul Corso Garibaldi».

Il Patto Civico intende promuovere la cultura e le arti in tutte le sue espressioni, anche attraverso la sinergia tra tutte le realtà di vario tipo che operano in questo settore nel nostro territorio. «Un posto di rilievo dovrebbe essere occupato dalla Società Cooperativa Orchestra del Teatro F. Cilea, esistente dal 2005 e scarsamente valorizzata negli anni passati. Vi è un vizio culturale di fondo nella scarsa valorizzazione dei musicisti: l’Italia, in generale, è un paese in cui si pensa che la musica sia un passatempo, e non un lavoro per il quale ci si è preparati attraverso anni e anni di studio intenso, e per il quale ci si continua a preparare quotidianamente».

«Uno dei più grandi violoncellisti mai esistiti, Pablo Casals, in età avanzata sosteneva di studiare ancora perché pensava di poter migliorare, e si applicava quotidianamente nel farlo. L’impegno del musicista quindi è costante e giornaliero, lo sanno bene quanti operano con grandi difficoltà nel settore. Nella nostra città poco è cambiato in più di vent’anni, dai tempi in cui io stessa frequentavo il Conservatorio e suonavo in diverse orchestre: pagamenti nulli o irrisori, mai puntuali, condizioni di lavoro pessime».

«Ripeto questo concetto che mi sta particolarmente a cuore: quello del musicista è un lavoro, non un hobby, quindi come tale va retribuito. Ricordo ancora i tempi in cui delle spose indaffarate mi chiedevano di suonare ai loro matrimoni, e purtroppo, alla fine della cerimonia dovevo rivolgermi con grande imbarazzo ai loro parenti per ricevere quanto pattuito, che altrimenti non sarebbe mai arrivato. Qualcuno ha mai pensato di andare al ristorante e non pagare il conto? O di entrare in un negozio di calzature e di portarsi dietro un paio di scarpe nuove senza pagarle?

«Concordo con Pessoa quando sostiene che “la letteratura come tutta l’arte è la dimostrazione che la vita non basta”. Proprio per questo una città che ambisce a fare del turismo una delle sue voci principali di reddito, deve assolutamente conferire un posto di primo piano agli artisti reggini, impedendone la fuga grazie a condizioni lavorative dignitose e a una programmazione di tutto rispetto. Ne guadagneranno loro, i concittadini, i turisti e la nostra città assetata di bellezza e stupore».

Articoli correlati

top