giovedì,Maggio 2 2024

Lido comunale di Reggio, viaggio tra paradiso e inferno – FOTO E VIDEO

In pochi metri quadrati la bellezza mozzafiato dei colori dello Stretto e la desolazione dell'architettura delle cabine

Lido comunale di Reggio, viaggio tra paradiso e inferno – FOTO E VIDEO

Quello al lido comunale di Reggio è un viaggio tra paradiso e l’inferno. In pochi metri quadrati la bellezza mozzafiato dei colori dello Stretto e la desolazione dell’architettura delle cabine.

Amministrazione al lavoro

Sì, l’Amministrazione comunale è al lavoro per sistemare definitivamente la situazione. Sono stati fatti anche gli accertamenti per valutare le condizioni strutturali delle cabine stesse.
La determina dirigenziale del 6 dicembre scorso, del settore Manutenzione, approva la proposta di aggiudicazione provvisoria in favore del Rti Consorzio stabile Icon Scarl – Vivai Barretta Garden Srl per la“Riqualificazione del verde e delle cabine e bonifica dell’area esterna del Lido Comunale”.

Le cabine

Vanno avanti le verifiche della staticità di tutte le cabine. A breve si saprà se staticamente possono rimanere o devono essere abbattute. Il dato certo è che non ci sono vincolo sulla schiera di cabine ortogonali al mare, sulla spiaggia sotto l’Arena lido. Nel nuovo progetto saranno abbattute. Una volta avuti i dati di potrà decidere se abbatterle e ricostruirle fedelmente o non ci sarà l’obbligo di farlo. Non di meno però lo spettacolo è triste e disarmante.

Tra paradiso e inferno

I cancelli d’ingresso sono aperti, ma dall’ingresso sotto la torre Nervi il mare non si vede più. C’è quel che resta delle serate estive di un noto locale. Con tanto di bancone e bottiglie vuote in bella vista. Il resto è utilizzato come un deposito. Dove una volta c’era la famosa rotonda sul mare ci sono gli scheletri delle strutture all’aperto estive. Una grande desolazione.

Una cosa è certa: il numero dei rifiuti di ogni tipo presenti. Dalle cicche delle sigarette, alle bottiglie, alle buste di spazzatura fino a congelatori e frigoriferi. Le cabine dismesse, con le porte divelte, sono diventate alloggi di fortuna per i senzatetto.

Ogni tanto dalle scale diroccate spunta qualche figura. Una bottiglia in mano, il volto di chi è stato disturbato. Qualche tempo fa, i sopralluoghi delle imprese incaricate sono stati interrotti, si è dovuto ricorrere a una ditta privata per pulire le cabine dagli escrementi che ne impedivano l’accesso.

Immaginiamo lo stupore dei soggetti privati interessati. Investitori italiani per un’operazione di partenariato pubblico privato. Nessuna proposta formalizzata ma una serie di accessi agli atti per avere informazioni, come ha rivelato il sindaco facente funzioni. Lo stupore di fronte allo spettacolo del mare dello Stretto. E la desolazione per il resto.

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