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SAPORE DI SALE | Estate a Reggio: una stagione divisa tra le macerie del Lido e le aspirazioni turistiche – FOTOGALLERY

La città si muove a piccoli passi per diventare appetibile, ma tutti doni di madre natura e la buona volontà non bastano

SAPORE DI SALE | Estate a Reggio: una stagione divisa tra le macerie del Lido e le aspirazioni turistiche – FOTOGALLERY

Non sarà la stessa l’estate a Reggio Calabria. La città perde un pezzo importante: il lido comunale la cui stagione non vedrà la la luce quest’anno per i lavori di ristrutturazione iniziati di recente e che si concluderanno la prossima primavera. Una perdita non solo in termini di numeri di cabine (e ospitalità) peraltro già risicati dallo scorso anno perchè ne era stata affittata solo una parte. La perdita è per il luogo simbolo delle notti della Reggio bella e gentile, tanto caro ai più, non solo a chi ne ha vivo ricordo. Resta aperta l’ipotesi dell’interessamento di gruppi privati che potrebbero prendere in gestione parte dello scenario che si affaccia sullo Stretto.

Altro rebus è quello che accompagna la Torre Norvi, nei pressi del lido, in parte sgomberata dopo un’occupazione che durava da anni, come ha chiarito il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, adesso rimane in attesa della definitiva liberazione. Solo allora gli uffici del Comune potranno dedicarsi alla pubblicazione di un nuovo bando di gestione di una struttura che nel cuore della città, potenzialmente nel cuore del turismo di Reggio.

Lidi e movida

Messo da parte il lido comunale, almeno per quest’anno di sacrificio, l’attenzione si sposta sui lidi del lungomare Falcomatà che, da qualche anno a questa parte, accompagnano da un lato la stagione balneare e, dopo il tramonto. Siti di svago e relax al mattino, diventano una vera babilonia del divertimento la sera, poiché sono presi d’assalto non solo dai reggini e dai turisti, ma catalizzano l’attenzione anche della provincia.

Gli orari della movida

Per quest’anno nulla da fare per gli amanti della movida a Reggio: gli orari che ci sono si devono rispettare. È stata cassata la proposta del capogruppo di Forza Italia in consiglio, Federico Milia che aveva proposto un allungamento degli orari della musica nelle notti reggine. Il Comune conferma l’ordinanza n. 34 del 2 agosto 2022 che prevedeva la chiusura della musica, dal 15 giugno al 30 settembre, nei locali serali all’1.30 e alle 2 negli stabilimenti balneari.

Nello specifico, l’ordinanza sindacale chiarisce che «nel caso di presentazione di SCIA per lo svolgimento dell’attività di intrattenimento musicale, le emissioni sonora presso i suddetti pubblici esercizi, devono concludersi entro mezzanotte del giorno di inizio».

Le acque balneabili

Torniamo ai lidi di Reggio e nelle vicinanze. Ogni anno tornano le ordinanze sulla balneazione. Tuttavia sul portale del ministero della Salute ci sono già i dati sulla balneabilità, che non si discostano dai risultati degli anni precedenti. Esaminiamo le zone per tutte quelle che riguardano il centro e le immediate periferie l’analisi porta la dicitura “temporaneamente vietata per inquinamento”. A variare invece è la qualità delle acque è “buona” solo in zona Pentimele e Lido comunale villa Zerbi.

Risulta sufficiente a Gallico “Lido Mimmo”. Per il resto, ossia Lume di Pellaro, Circolo nautico Reggio, Lido comunale pontile N e S, Circolo velico, Gallico Limoneto, Torrente annunziata la qualità dell’acqua risulta “scarsa”.

Reggio turistica

La città si muove a piccoli passi per diventare appetibile dal punto di vista turistico. Dalla sua parte ha un po’ di assi nella manica: il panorama unico, la bellezza del suo posizionamento tra mare e monti, la voglia di rinascere. Ma tutti doni di madre natura e la buona volontà non bastano se, a fronte di conquiste, come l’arrivo dei croceristi al porto di Reggio, si fanno poi passi indietro. Ci siamo mai chiesti se Reggio è in grado di accogliere tantissimi turisti? La città pullula di piccole strutture ma di grandi attività ricettive non c’è che l’ombra. Deve crescere, come devono migliorare le strade per arrivarci. Il turismo non può prescindere dai collegamenti aerei e terrestri. Senza è inutile proprio iniziare a discutere. Da qui il ruolo fondamentale che deve avere la politica, ancora staccata su temi centrali.

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