lunedì,Aprile 29 2024

San Ferdinando, ieri la cena solidale per i migranti della tendopoli

Organizzata dalla Flai Cgil Area metropolitana di Reggio Calabria, il Lions club e la Caritas parrocchiale

San Ferdinando, ieri la cena solidale per i migranti della tendopoli

La Flai Cgil Area metropolitana di Reggio Calabria, il Lions club e la Caritas parrocchiale di San Ferdinando, nei locali diocesani delle suore della carità, hanno dato vita ieri alla cena solidale “Riaggiungi un posto a tavola” per dare dignità e calore umano ai migranti della tendopoli di San Ferdinando e dintorni.

«Alla presenza del neo segretario generale Flai Cgil Nicola Rodi e al presidente dei Lions club Giulio Varone, con l’ausilio di Claudia Gentile, responsabile Caritas parrocchiale – ha fatto sapere Rocco Borgese della Flai – abbiamo voluto creare un clima di festa anche per loro, riportando al centro dell’attenzione come fatto in questi anni, principi sani, quali l’accoglienza, la dignità, i diritti e la legalità. Attraverso la preparazione di 60 pasti per i presenti e lo scambio di auguri per un anno decisamente migliore, e oltre a trasportare altri 250 pietanze calde negli insediamenti, non si potevano non affrontare argomenti decisamente importanti per un prosieguo di vita sano e civile per questi ragazzi.

Anche in tale circostanza abbiamo ribadito – ha proseguito Borgese – alla presenza del vice-sindaco della cittadina di San Ferdinando, la necessità di un cambiamento totale per la presa in carico da parte delle Istituzioni tutte, di situazioni gravi che perdurano fin da tanto troppo tempo e per le quali sembra non possano esserci soluzioni. Si è toccato e ribadito nello specifico, la necessità di una diversa accoglienza per una più sana e duratura connivenza tra i popoli e il mancato rilascio secondo tempi brevi, così come riporta il testo unico sull’immigrazione, dei vari permessi di soggiorno, i quali rendono i ragazzi vulnerabili e ricattabili dal punto di vista lavorativo».

Gli ha fatto eco il presidente dei Lions Giulio Varone, sostenendo come in questi anni l’associazione da lui guidata ha vissuto da vicino ai problemi dei migranti. Borgese ha concluso dicendo che «mai ci rassegneremo, come Flai, al fatto che le cose non possano cambiare e saremo sempre battaglieri e collaborativi con le associazioni sane, al fine di dare voce in questa terra bella ma altrettanto disgraziata, a chi voce non ce l’ha».

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