giovedì,Maggio 2 2024

Reggio, al museo la psicanalisi incontra la bellezza: “Kalokagathia, la ricerca dell’armonia dall’arte alla clinica” – VIDEO

Oggi il convegno nazionale promosso dalla Società Psicoanalitica Italiana e promosso dal Centro Psicoanalitico dello Stretto

Reggio, al museo la psicanalisi incontra la bellezza: “Kalokagathia, la ricerca dell’armonia dall’arte alla clinica” – VIDEO

Un convegno di psicanalisi all’interno di un museo. Stretto è, infatti, il legame che intercorre tra la ricerca a ritroso nel passato, tra ciò che è rimasto nell’ombra e che ritrova la luce, e l’incognito che ci abita. Profondo è il nesso tra l’armonia rispetto a conflittualità e squilibri, alla quale la psicanalisi tende, e la bellezza di un’opera d’arte, la sua simmetria e la sua proporzione.

“Kalokagathia, la ricerca dell’armonia dall’arte alla clinica”, è stato il titolo del convegno nazionale svoltosi presso il museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Ideato e organizzato nell’ambito del progetto Psicoanalisi e Periferie, è stato sostenuto dalla Società Psicoanalitica Italiana e promosso dal Centro Psicoanalitico dello Stretto. Hanno patrocinato il dipartimento di Salute Mentale dell’asp di Reggio Calabria e l’articolazione regionale della società Psicoanalitica italiana.

Il Bello e il Buono

Una parola greca Kalokagathia – il bello e il buono – per il titolo di un convegno nel tempio dei Bronzi di Riace capolavori di arte greca per eccellenza. La sala conferenze del museo ha ospitato le due sessioni dei lavori scandite dagli interventi di psicoanalisti e psichiatri impegnati in un dialogo tra arte e clinica.

Tra gli interventi più attesi quello del professore Maurizio Paoletti, ordinario di Archeologia Classica all’Università della Calabria. Il docente universitario si è soffermato su “I Bronzi di Riace e il pubblico contemporaneo: Stendhal e le supreme forme del bello”, indagando il rapporto tra archeologia e psicanalisi.

Psicanalisi e Archeologia

«Sono un professore di archeologia e come tale parto dalla terraferma. Poi cerco di immergermi in un mondo liquido ma in realtà familiare e nient’affatto pericoloso. La psicanalisi è un modo per navigare nel passato e comprenderlo meglio.

I Bronzi di Riace, due capolavori assoluti, sono una cartina di tornasole tra noi e un mondo che ormai è perduto e che riemerge proprio dalle acque. Tutto ciò è molto simbolico e ciò che appare incognito, attraverso la scienza, la psicanalisi, l’archeologia, viene di volta in volta affrontato. Mettendo in serie tutte le nostre conoscenze, il puzzle si compone.

Sono un archeologo curioso del mondo contemporaneo. Cerco di affrontare il passato con gli occhi di una persona che a volte non comprende, a volte un pò smarrita dinnanzi a una scoperta meravigliosa. In realtà noi abbiamo un metodo di lavoro scientifico che ci aiuta a ridurre la distanza tra il passato e noi contemporanei. Un filo rosso che ci guida.

Freud era, per nulla casualmente, un collezionista di archeologia. Aveva una sua raccolta costruita pezzo sul pezzo dal mondo egizio a quello greco e a quello romano. Ciò lo aiutava nel creare e lo ha aiutato nel diventare il padre della psicanalisi», ha evidenziato ancora Maurizio Paoletti, professore ordinario di Archeologia Classica all’Università della Calabria.

Psicanalisi e arte

Stretto è anche il rapporto con l’arte. Richiamando l’esperienza con un paziente, intrecciando scultura, musica filosofia e psicanalisi, lo ha posto in evidenza Sandra Isgrò, membro ordinario della Società Psicanalitica italiana. La sua ispirazione: la scultura di Policleto e la psicoanalisi di Matte Blanco.

«La potenza della bellezza, intesa come consapevolezza di morte, è perturbante. Matte Blanco, come Policleto, afferma che la bellezza umana è l’armonia tra la logica simmetrica (l’inconscio aspaziale/atemporale) e la logica asimmetrica (la logica aristotelica dove ci sono i numeri, il tempo, la separazione e la morte). Ma l’insegnamento di Policleto aggiunge a mio parere un altro elemento: l’uomo, così come il mio paziente, quando si avvia verso la consapevolezza della morte, si trasforma, perché la morte diventa unità di misura della vita.

La letteratura, la danza, l’arte in generale, rappresentano il momento illuminate in cui l’uomo, incontrando la morte, lascia risplendere la sua consapevolezza (La morte del cigno di Ciajkovskij). Questo concetto richiama l’idea Platonica espressa nel “Fedone”: gli uomini sbagliano a pensare che il cigno canti una meravigliosa melodia perché soffre. È esattamente il contrario.

Sapendo di morire, risplende perché la sua vita si è compiuta». Lo ha spiegato Sandra Isgrò. Da organizzatrice del convegno, ha posto anche in evidenza la «necessità di diffondere la psicoanalisi al fine di migliorare gli interventi in tema di salute mentale».

Psicanalisi e periferie

Il convegno nazionale ha avuto tra i suoi scopi principali anche quello di parlare di psicanalisi in un territorio dove c’è bisogno che essa si radichi.

«Gli obiettivi del progetto “Psicanalisi e periferie” – ha spiegato il vicepresidente della Società Psicoanalitica Italiana Nicolino Rossi – sono quelli di diffondere e consolidare la psicanalisi sia come pensiero e orientamento che come formazione. Sono necessarie figure che possano occuparsi della salute e persone e che nelle periferie mancano.

Non vi è dubbio, infatti, che ci siano delle aree italiane, tra le quali la Calabria, in cui gli psicanalisti sono meno presenti. Generalmente i percorsi formativi si concentrano nelle città di Roma, Milano, Bologna e dunque le periferie da questo punto di vista sono molto estese. Ciò innesca spirali negative. Essendoci meno psicanalisti anche le istituzioni sanitarie, universitarie e formative sono più sguarnite.

Siamo qui per sensibilizzare e promuovere iniziative e percorsi tanto per gli addetti ai lavori che per la cittadinanza. La prospettiva psicanalitica sia percepita come una tecnica terapeutica capace di incidere sul funzionamento mentale e sul modo di vivere la dimensione psichica». Così ha concluso il vicepresidente della Società Psicoanalitica Italiana Nicolino Rossi.

Articoli correlati

top