lunedì,Aprile 29 2024

Reggio, il direttore generale dei Musei Massimo Osanna: «Qui tracce preziose della storia della colonizzazione greca» – VIDEO

Il rappresentante del Ministero in visita al museo nazionale archeologico e agli scavi di piazza Garibaldi, accompagnato dal neo direttore Fabrizio Sudano

Reggio, il direttore generale dei Musei Massimo Osanna: «Qui tracce preziose della storia della colonizzazione greca» – VIDEO

«Il museo di Reggio Calabria con i Bronzi di Riace, capolavori assoluti, ma anche con i reperti archeologici di Locri e Medma è già straordinario. Ma gli scavi di piazza Garibaldi con i resti di un tempio di età augustea, che oggi vedo per la prima volta, attestano l’importanza di questo luogo nella storia antica. È chiaro che ci troviamo in una Città pregna di tracce della colonizzazione greca. Per conoscere questa storia, dunque, bisogna venire a Reggio Calabria».  Non ha dubbi Massimo Osanna, il direttore Generale Musei.

Questa mattina il funzionario del ministero ha fatto tappa agli scavi di piazza Garibaldi al termine della visita a Reggio Calabria iniziata ieri al Museo archeologico nazionale, accompagnato dall’archeologa impegnata negli scavi, Marilena Sica, dalla funzionaria archeologa del Museo nazionale, Daniela Costanzo, e dal direttore del museo, Fabrizio Sudano.

Un milione di fondi del Pnrr per una maggiore accessibilità

«Il Museo di Reggio è straordinario per tutti i tesori che custodisce, non solo per Bronzi. Esso va, però, ripensato con riferimento all’allestimento affinché sia più accessibile e al passo con i tempi e di una società tecnologica e digitale. Un museo di alto pregio che però deve essere raccontato meglio. Ci sono 1 milione di euro di fondi del Pnrr per conseguire questo obiettivo e sono certo che sarà raggiunto già prima del termine ultimo, fissato nel 2026. Il Museo è luogo in cui trascorrere del tempo conoscendo la storia antica. Un luogo per tutti, anche per i bambini e anche per chi non ha una specifica cultura classica. Dunque occorre investire per prevedere strumenti multimediali e implementare un linguaggio digitale che raggiunga in modo più immediato anche i giovani.

Ieri ho visitato anche la terrazza con una vista unica sullo Stretto e un panorama che nessun altro museo ha. Dunque lo scenario in cui il museo di Reggio si proietta è certamente internazionale. Il potenziale è enorme per l’intera città. Sono certo che sarà valorizzato. Il nuovo direttore, Fabrizio Sudano, è archeologo bravissimo e valente dirigente. Sarà capace di dialogare e costruire reti istituzionali, essenziali per rendere il Museo di Reggio volano fondamentale anche per una Città di altissimo interesse archeologico». È quanto ha ancora sottolineato Massimo Osanna, il direttore Generale Musei.

La terrazza sullo Stretto

«Siamo nella fase embrionale – ha spiegato il direttore del museo nazionale archeologico di Reggio Calabria, Fabrizio Sudano – ma già al lavoro per migliorare l’accessibilità con i nuovi finanziamenti. Ieri ne abbiamo ancora parlato il direttore Osanna che ha avanzato delle proposte di miglioramento in termini di accessibilità, di potenziamento del legame con il contesto territoriale e di avvio di nuove ricerche scientifiche e collaborazioni che accogliamo in pieno. Siamo stati onorati di accogliere il direttore Massimo Osanna. È stata un’occasione per condividere il programma di gestione e valorizzazione in un’ottica di riposizionamento del Museo reggino come attrattore vitale del Mediterraneo.

Stiamo, altresì, lavorando anche per aprire stabilmente la terrazza. Ci sono delle questioni burocratiche da risolvere con il Demanio. Soltanto dopo potremo procedere con l’affidamento per la gestione esterna dello spazio. Un incontro è stato già previsto la prossima settimana», ha concluso il direttore del museo nazionale archeologico di Reggio Calabria, Fabrizio Sudano, soffermandosi anche sugli scavi di piazza Garibaldi che aveva seguito da sovrintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia.

«Questo è un cantiere che ci soddisfa molto, come museo e come sovrintendenza. Stiamo lavorando in stretta sinergia con il comune di Reggio e con l’impresa che lavora alacremente ormai da mesi. Contiamo per marzo – aprile di concludere, finendo di portare alla luce un contesto archeologico straordinario che nessuno immaginava conservato così bene e così ricco di informazioni storiche e archeologiche».

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