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Reggio, costruita su suolo privato: è suonata l’ultima campanella per la storica media Bevacqua – FOTO e VIDEO

In corso di demolizione l'istituto scolastico edificaegli anni '70 l'amministrazione comunale, in forza di un'occupazione d'urgenza, aveva edificato. Nei due anni successivi, però, non corrispondendo al proprietario l'indennizzo dovuto, non completò l'esproprio

Reggio, costruita su suolo privato: è suonata l’ultima campanella per la storica media Bevacqua – FOTO e VIDEO

Ha suonato per decenni, tutti i giorni. E a quel richiamo tante generazioni hanno risposto, popolando le classi e preparandosi per i licei e gli altri istituti superiori. Anche se era già chiusa da un decennio, solo adesso che le sue mura sono state abbattute da una ruspa, la percezione è netta: il tempo dell’ultima campanella è compiuto.

La scuola media Salvatore Bevacqua di Reggio Calabria, chiusa da quando, necessitando di ingenti interventi di manutenzione, non era più sicura. Non era stata più riaperta e nel tempo era stata vandalizzata e abbandonata all’incuria.

In corso da alcune settimane, la demolizione della storica scuola nella zona di Modena San Giorgio Extra, nella zona sud di Reggio Calabria.

Quell’esproprio non completato…

Il suolo sul quale sorgeva la scuola non era mai diventato di proprietà del comune di Reggio Calabria. La procedura di acquisizione che aveva preceduto la costruzione della scuola non era mai stata completata. Dunque il terreno era rimasto di proprietà privata.

L’area è ricadente all’interno di un vasto appezzamento andato in successione a tanti eredi. Essa è, infatti, parte di una proprietà privata molto più ampia che si estende fino all’abbandonata e un tempo bellissima Villa Guarna che si affaccia su via Sbarre Centrali. 

Dunque il nodo che ha portato alla demolizione è stato il mancato titolo in capo all’amministrazione comunale reggina. Titolo che il comune reggino negli anni scorsi, trovandosi in piano di rientro, non aveva potuto acquisire, optando in ultima istanza per la restituzione del suolo. Suolo che avrebbe dovuto essere riportato allo stato originario, dunque senza la scuola. Da qui la necessità, oltre che l’obbligo, di demolirla.

Prima l’acquisizione e poi la restituzione

Nel 2018 un giudizio amministrativo aveva condannato il Comune reggina a restituire il terreno occupato illegittimamente. Inizialmente l’amministrazione aveva manifestato l’intenzione di mantenere il terreno attraverso l’acquisizione sanante. Ciò avrebbe consentito di riaprire, a seguito dei necessari lavori di ristrutturazione, anche la scuola.

Tuttavia, tale intenzione si era scontrata con la limitata capacità finanziaria dell’amministrazione comunale in regime di piano di rientro. Il commissario ad acta nominato dalla prefettura (disposto dal Giudice in sentenza vista la mancata esecuzione della stessa da parte del Comune), di concerto con l’amministrazione di palazzo San Giorgio aveva faticosamente reperito le fonti di finanziamento. Solo dopo è stato possibile avviare l’iter per la demolizione dell’edificio scolastico ai fini della restituzione del terreno allo stato originario al proprietario privato.

La demolizione è in corso. La vasta area di seimila cinquecento metri quadri, parte di una molto più vasta sulla quale il Comune aveva edificato pur non avendone il titolo, presto sarà liberata e restituita al proprietario privato che, molto probabilmente, la metterà sul mercato.

I rimpianti e le preoccupazioni

La scuola media Salvatore Bevacqua resterà indubbiamente viva nella memoria della comunità. I residenti rimpiangevano la scuola che avevano frequentato, e dove in molti avevano anche iscritto i loro figli, già quando era soltanto chiusa. Adesso sperano che l’area, una volta liberata, non subisca l’abbandono e l’incuria in cui aveva già subito la scuola chiusa.

Uno stato di abbandono che ancora riguarda la vegetazione posta al lato dell’area. Gli alberi, i cui frutti cadono senza essere raccolti attirando insetti, arrecano disagi alle famiglie che vivono nelle abitazioni. I balconi affacciano proprio sull’area.

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