Nuovo tribunale di Locri, Delmastro: «Sbloccato l’iter per far ripartire i lavori»
L’annuncio del sottosegretario alla giustizia: «Tante prime pietre? Entro la fine del mandato inaugureremo l’ultima»
«Hanno tante volte inaugurato la prima pietra del nuovo tribunale di Locri. Prima della fine del mandato inaugureremo l’ultima, perché questo è lo stile del governo Meloni». Così il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro, a margine di un incontro avuto con il presidente del palazzo di giustizia locrese Fulvio Accurso, ultima tappa del suo tour nel reggino.
L’opera è uno dei simboli dello sperpero di denaro pubblico nella Locride. Il suo iter amministrativo inizia nella prima metà degli anni Novanta quando il ministero della Giustizia aveva messo a bilancio la considerevole somma di 20 miliardi di vecchie lire, alla quale si aggiunsero 2 miliardi e 300 milioni a carico della Regione Calabria. Dalla posa della prima pietra sono passati oltre 10 anni, e fino ad oggi sono stati stanziati circa 20 milioni di euro. Sono seguiti ritardi insopportabili e appelli caduti nel vuoto. «Sono personalmente intervenuto dopo diverse segnalazioni territoriali per sbloccare la situazione al provveditorato delle opere pubbliche, e così è stato – ha aggiunto Delmastro – Stiamo aspettando la validazione della Corte dei Conti e siamo pronti a partire con l’integrale finanziamento dell’opera».
Prima di recarsi in piazza Fortugno il sottosegretario è stato ricevuto in municipio dal sindaco Giuseppe Fontana e dall’assessore regionale Giovanni Calabrese. Successivamente ha visitato la casa circondariale di Locri. «Il carcere cittadino è un fiore all’occhiello – ha espresso il primo cittadino – La questione prioritaria è far ripartire i lavori del tribunale. Lo Stato deve dare delle risposte. La presenza di rappresentanti istituzionali in questi giorni a Locri certifica l’attenzione del governo a un territorio che ha estreme necessità».
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