domenica,Maggio 5 2024

Rise Above a Reggio Calabria, migranti trasferiti a Gallico – FOTO e VIDEO

Le 89 persone sbarcate dalla nave sono ospitati nella palestra della dismessa scuola media Umberto Boccioni

Rise Above a Reggio Calabria, migranti trasferiti a Gallico – FOTO e VIDEO

È appena terminato al porto di Reggio Calabria lo sbarco degli 89 migranti arrivati in Italia a bordo della nave “Rise Above” gestita dalla ong “Mission Lifelive”. I migranti hanno subito lasciato il porto a bordo di un pullman che li porterà nella palestra di una scuola del quartiere Gallico dove è stato allestito un centro di prima accoglienza in attesa del trasferimento sulla base del riparto nazionale stabilito dal ministero dell’interno.

Ospitati a Gallico

Sarà nuovamente la palestra della dismessa scuola media Umberto Boccioni di Gallico, a ospitare gli 89 migranti a bordo della Rise Above della ong tedesca, arrivata al porto di Reggio Calabria questa mattina intorno alle 7.30, attraccando al molo di ponente. La nave è stata scortata da 2 motovedette della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto. Da giorni la nave della ong Mission Lifeline si trovava davanti alla costa orientale della Sicilia in attesa dell’assegnazione di un porto. Cosa che è avvenuta ieri sera. Secondo quanto si è appreso i migranti sbarcheranno tutti, a differenza della Geo Barents e Humanity one a Catania, perché quello della Rise Above è considerato come un evento Sar.

A bordo una quarantina di minori

A bordo della nave Rise Above, dalle prime notizie giunte, tra gli 89 migranti c’erano una quarantina di minori, tra cui 8 bambini. I migranti provengono da Costa d’Avorio, Guinea Tunisia, Egitto, Camerun, Burkina Faso e Liberia. Al porto di Reggio Calabria le operazioni di sbarco sono state coordinate dalla Prefettura. Sul posto ci sono polizia, guardia di finanza, capitaneria di porto, protezione civile e l’associazione Medici del mondo.

Lo sbarco

A bordo c’erano anche tre bambini di pochi mesi. Dalle indicazioni ricevute, dalla nave della ong Mission Lifeline sono sbarcati tutti i migranti. La Ong, infatti, ha ottenuto il “place of safety” dal Viminale e ha potuto sbarcare tutti in quanto il soccorso effettuato dalla nave della ong tedesca, secondo quanto si apprende, è considerato dalle autorità italiane un evento “Sar”, a differenza di quelli della Geo Barents e della Humanity 1.

La scelta del ministro Piantedosi

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha spiegato di aver autorizzato l’imbarcazione della ong tedesca perché essa si è subito interfacciata con il centro di soccorso. Continuano a dividere e a destare tensioni gli sbarchi dei migranti e questi ultimi fatti di cronaca tracciano certamente l’impronta (già annunciata) del governo Meloni che si conferma intransigente. Umanità e fermezza le parole chiave. Dal canto loro le ong rivendicano il dovere/diritto al soccorso a chi rischi la vita in mare e, per conto dei migranti, il diritto a chiedere asilo, come da convenzioni internazionali. Annunciato ricorso.

Muro contro muro

Il Viminale assicura assistenza ai migranti rimasti a bordo delle navi non autorizzate. Un muro contro muro che è segno di una politica migratoria incentrata su un’accoglienza controllata e distribuita, affinché si prospettino collocamenti anche in altri paesi dell’Unione Europea, non solo quelli di frontiera come l’Italia. Al rientro dall’Egitto, ad attendere la premier Giorgia Meloni già un dossier sui migranti.

I giornalisti non possono parlare con gli operatori ong

Non è stato possibile per i giornalisti, dopo che è stato ultimato lo sbarco degli 89 migranti a bordo nel porto di Reggio Calabria, parlare con l’equipaggio della nave Rise Above gestita dalla ong “Mission Lifelive”, che ha salvato i migranti e che, con loro, è rimasto per giorni al largo della costa orientale della Sicilia in attesa che gli venisse assegnato un porto. Le operazioni di sbarco si sono svolte nel massimo della tranquillità ma fino a questo momento le autorità italiane non hanno concesso ai componenti dell’equipaggio di scendere dalla nave.

Sbarco per tutti perché evento Sar

Gli 89 migranti, tra cui una quarantina di minori e otto bambini in tenera età, salvati dalla nave Rise Above e sbarcati in mattinata a Reggio Calabria, sono scesi a terra perché l’intervento dell’imbarcazione della Ong tedesca Mission Lifeline è considerato un evento Sar a differenza della situazione delle altre due navi Geo Barents e Humanity one ferme a Catania. E’ quanto si è potuto apprendere a Reggio Calabria dalle autorità presenti all’atto dello sbarco dei naufraghi. L’acronimo Sar deriva dal termine inglese search and rescue e indica un insieme di operazioni di salvataggio, in questo caso navali, mirate alla salvaguardia della vita umana in particolari situazioni di pericolo.

Dopo le verifiche l’equipaggio Rise Above può scendere

Nella prima fase dello sbarco di Reggio Calabria, l’equipaggio della “Rise Above” non è stato fatto scendere dalla nave in attesa che lo stesso fosse identificato dalle forze dell’ordine. Fonti delle forze dell’ordine, infatti, fanno sapere che occorreva verificare se, tra i marittimi a bordo dell’imbarcazione gestita dalla ong “Mission Lifelive”, ci fossero persone non comunitarie per le quali ci potevano essere delle restrizioni. Eseguito l’accertamento e verificato che tutti i componenti sono comunitari, gli stessi hanno avuto la possibilità di scendere sulla banchina.

Articoli correlati

top