venerdì,Maggio 3 2024

Caos dermatologia al Gom, la Malara rinuncia all’interrogatorio dopo l’indagine per falso e abuso d’ufficio

Continua ad infittirsi il caso che vede l’ex primaria nel mirino di un’inchiesta volta a fare luce sulla validità del concorso per dirigente

Caos dermatologia al Gom, la Malara rinuncia all’interrogatorio dopo l’indagine per falso e abuso d’ufficio

Dopo il licenziamento senza preavviso, il 10 maggio scorso, la primaria del reparto di dermatologia del Grande Ospedale Metropolitano Giovanna Malara, si è opposta al provvedimento. Intanto, dopo l’avviso di conclusione indagini in merito al concorso a primario della dermatologia del Gom la Procura è andata avanti fissando gli interrogatori. Nell’indagine sono coinvolti oltre l’ex dirigente Malara, anche l’ex direttore sanitario del Gom Rosa Italia Albanese e i componenti della commissione del concorso.

Rinuncia all’interrogatorio

Ma la Malara ha deciso di rinunciare all’interrogatorio. Si sarebbe svolto di fronte agli uomini della Guardia di Finanza e, probabilmente, le avrebbe consentito di mettere in luce le sue motivazioni. I legali dell’ex primaria, però, stanno già muovendo i passi per delineare la strategia difensiva.

La difesa

Infatti, con una nota avevano chiarito come «nel doveroso rispetto dell’attività dei profili istituzionali chiamati a fare piena luce su una vicenda che ha suscitato scalpore, i sottoscritti, Aurora Notarianni e Oreste G.M. Romeo, comunicano che è stata proposta formale impugnazione dell’illegittimo provvedimento disciplinare di massimo rigore, del tutto arbitrario nel merito ed atipico sotto il profilo procedimentale seguito dal collegio di Disciplina».

La Malara, invece, secondo le indagini coordinate dal pm Stefano Musolino, avrebbe formato e depositato «falsi documenti, apparentemente provenienti dalla Regione Siciliana – Azienda Ospedaliera Papardo. In particolare contenenti dati numerici relativi alle prestazioni effettuate dalla Malara non conformi al vero».

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