martedì,Aprile 30 2024

Inchiesta Aeternum, annullata la misura cautelare nei confronti di Francesco Falleti

Era stata disposta dal gip del Tribunale di Palmi con riferimento al periodo in cui prestava servizio presso il comando della Polizia Municipale di Cittanova

Inchiesta Aeternum, annullata la misura cautelare nei confronti di Francesco Falleti

«Nell’ambito dellinchiesta Aeternum è stata annullata nei confronti di Francesco Falleti la misura cautelare degli arresti domiciliari che era stata disposta dal GIP del Tribunale di Palmi. Falleti, che da anni lavora presso il Comune di Cerro Maggiore (MI), all’epoca dei fatti prestava servizio presso il Comando della Polizia Municipale di Cittanova». È quanto si legge nella nota dell’avvocato Leonardo Iamundo.

«In tale veste è stato coinvolto assieme ad altre 72 persone, tra funzionari pubblici, religiosi e titolari e dipendenti di imprese di pompe funebri, nelle indagini penali originate da alcune tumulazioni sospette avvenute nel cimitero cittadino e via via estese alla gestione delle cappelle delle soppresse confraternite, alle esumazioni straordinarie e ai certificati necroscopici. A Falleti, in particolare, si contestava che, in occasione di alcuni interventi di esumazione affidati in appalto ad un’impresa del luogo, non avrebbe esercitato le proprie funzioni di vigilanza per impedire che venissero compiuti atti di vilipendio e di distruzione di resti mortali, documentati nelle riprese filmate disposte durante le indagini penali dalla polizia giudiziaria.

Avvalendosi dei fotogrammi di tali riprese riprodotte nell’ordinanza cautelare il difensore di Falleti, Avv. Leonardo Iamundo, ho messo in evidenza nella richiesta di riesame rivolta al Tribunale Reggino, che il mio assistito non avrebbe potuto commettere i reati contestatigli. Infatti, i due sopralluoghi eseguiti da Falleti sul cantiere sono risultati cronologicamente successivi al momento in cui gli atti di vilipendio contestati al titolare dell’impresa appaltatrice ed al suo dipendente si sarebbero consumati. Pertanto Falleti, al pari degli altri agenti intervenuti, non avevano alcuna possibilità di prevederli e di prevenirli. Il Tribunale della Libertà, presieduto da Antonino Francesco Genovese, ha accolto integralmente la richiesta di riesame annullando la misura cautelare che era stata applicata dal GIP e disponendo l’immediata liberazione di Falleti». Così conclude l’avvocato Leonardo Iamundo.

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