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Scavi di piazza Garibaldi a Reggio, tanti curiosi in visita: buona la prima – FOTOGALLERY

Giornate Europee del patrimonio: la pioggia e il cattivo tempo non hanno fermato i tanti reggini e i turisti appassionai che oggi pomeriggio hanno potuto visitare per la prima volta il cantiere

Scavi di piazza Garibaldi a Reggio, tanti curiosi in visita: buona la prima – FOTOGALLERY

La pioggia e il cattivo tempo non hanno fermato i tanti reggini e i turisti appassionai che oggi pomeriggio hanno potuto visitare per la prima volta gli scavi di piazza Garibaldi a Reggio Calabria.

Una visita che rientra nelle Giornate Europee del patrimonio. Già dalla 17.15 dietro le coperture dell’ingresso del cantiere erano in tanti in attesa di poter entrare.

Ricordiamo che si tratta di un’attività di scavo che proseguirà fino al mese di dicembre ma, in contemporanea, sarà possibile effettuare altre visite. Tante sono state le prenotazioni di associazioni del territorio e, prossimamente, toccherà alle scuole. Sul posto in queste settimane il gruppo di lavoro del direttore Lavori Michelangela Vescio, direttore Scientifico Fabrizio Sudano, rup comunale Arturo Arcano, direttore Operativo Andrea Gennaro, collaboratori Antonino Giordano, Massimiliano Curcio, Francesco Spada, col Team Archeologi in cantiere Maria Maddalena Sica, Silvia Ferrari, Giovanni Speranza, collaboratore Santo Francesco Laganà e l’Impresa Samoa Restauri. I lavori sono finanziati dal Comune di Reggio Calabria.

Gli scavi aperti a Piazza Garibaldi

«I visitatori sono già arrivati – chiarisce l’archeologa Sica – si stanno preparando per visitare per la prima volta gli scavi. Ci saranno ovviamente altre occasioni e terremo tutti informati tutti quelli che veramente vogliono venire a visitare gli scavi. Faremo delle visite sia in fase di lavoro che in giornate particolari come quella è quella di oggi che dedicata al patrimonio europeo. Naturalmente sono tutti coinvolti: cittadini, fruitori, viaggiatori, turisti e le scuole ovviamente»

«Lo avevamo annunciato che sarebbe stato un cantiere didattico – aggiunge Irene Calabrò, assessore comunale alla Cultura – Oggi l’apertura in occasione delle giornate europee del patrimonio. In tanti appassionati e curiosi potranno ammirare dal vivo quelli che sono i rinvenimenti di questo scavo che è ancora in corso, con la progettazione della Soprintendenza. Quindi un’ottima sinergia che va è a tutelare quello del nostro patrimonio ma soprattutto a restituirlo alla cittadinanza: qui doveva sorgere un parcheggio e sicuramente ci sarà qualcosa di diverso. Ovviamente il prossimo obiettivo sarà quello di coniugare appunto la fruibilità di questi scavi con quella della piazza».

Le ipotesi di valorizzazione

I lavori degli scavi non sono stati ancora ultimati. Sotto lo strato della costruzione di romana epoca romana, risalente, secondo l’archeologa al I secolo a.C., ci sono i resti romani. Tante le spiegazioni che vengono date dall’archeologa nel corso della visita: spiegati i resti che dall’epoca greca, alla romana arrivano fino ai grandi gradoni che evidenziano la storia più recente: quella del Settecento, ma anche dell’Ottocento e il post terremoto 1908. Con una stato di sabbia che racconta un’esondazione del vicino torrente Calopinace che ha coperto tutta la piazza.

Cosa succederà ai resti? È una domanda alla quale solo quando i lavori saranno completati si potrà dare una risposta. Certo è che mantenere i resti a vista non sarebbe facile, soprattutto per la pulizia ed il restauro. Un altro ipogeo allora? I prossimi mesi saranno decisivi per dare delle risposte in una sintonia che vede Comune e Soprintendenza lavorare insieme.

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